28 novembre 2016, il mondo del calcio – e non solo- viene sconvolto da un’orribile notizia: il velivolo a bordo del quale viaggiava la squadra brasiliana Chapecoense si è schiantato in Colombia, vicino a Medellin, uccidendo 71 persone. L’aereo aveva a bordo 77 persone, di cui 6 sopravvissute, tra cui tre calciatori del club: Neto, Jakson Follmann e Alan Rushel. La squadra si stava recando in Colombia per disputare la finale della Coppa sudamericana.

1 settembre 2017, a quasi un anno da quel disastro aereo, la formazione verde oro affronterà la Roma in un match amichevole organizzato a scopo benefico. L’incasso dell’amichevole sarà devoluto a sostegno del club.

La squadra brasiliana, trovandosi in Italia, è stata ricevuta in Vaticano da Papa Francesco. Un incontro breve ma commovente durante il quale il Ponrefice ha salutato e abbracciato sul sagrato della Basilica Vaticana tutti i membri della squadra, insieme ad alcuni familiari degli scomparsi e ha benedetto i “miracolati” Follmann e Ruschel.

Il presidente della Chapecoense, David Plinio de Nes, ai microfoni di Cristiane Murray, ha detto “questo è un giorno di grazia per tutti noi: Papa Francesco ci ha fatto sentire il suo amore sin dal tragico momento dell’incidente aereo. Nel momento più difficile della nostra vita, la sua vicinanza ci ha dato la forza per andare avanti. Oggi la squadra si sta pian pian riprendendo da quelle ferite. Oggi riceviamo la benedizione del Papa e per questo ringraziamo Dio“.

In ricordo di questo incontro il Santo Padre ha ricevuto in dono un pallone con i colori della squadra e, infine, è stata scattata la classica foto-ricordo.

Caterina Autiero