Quando Monchi è arrivato a Roma il 24 aprile del 2017 per ricoprire il ruolo di dirigente sportivo aveva annunciato:

“Se non vinco nulla in tre anni me ne vado”

Monchi non è riuscito a portare a termine il suo progetto con la Roma e le sue dimissioni sono arrivate ancora prima dei tre anni previsti.

L’attuale stagione è iniziata con ottimismo in casa giallorossa con l’arrivo – per opera di Monchi –  di nomi altisonanti a livello europeo, come quelli di Pastore, Nzonzi, Kluivert e tanti altri. Questi giocatori non sono riusciti a replicare in Italia gli effetti del loro talento,  oscurato da cattive prestazioni sia in campionato che nelle coppe. Unica nota positiva è stato il giovane Zaniolo che, grazie alla fiducia accordatagli da Di Francesco, ha avuto tempo e spazio per esprimere al meglio le sue capacità.

Monchi e Di Francesco
Monchi e Di Francesco – immagine: fantamagazine.com

Ma prima di arrivare alla débacle che ha causato la rottura dei rapporti tra Monchi e la Roma, è necessario fare un passo indietro alla scorsa stagione che ha visto la squadra giallorossa giungere in semifinale di Champions League.

Un traguardo importante che il popolo giallorosso ha vissuto con grande soddisfazione, in attesa di affrontare la stagione successiva con gli innesti importantissimi fatti da Monchi in estate.

La stagione 2018/2019 è iniziata nel migliore dei modi con una Roma lanciatissima fin da subito nelle prime posizioni. Ma poi la squadra è precipitata nell’abisso dei brutti risultati che a inizio anno hanno portato i giallorossi a fermarsi ai quarti di finale di Coppa Italia con una cocente sconfitta contro la Fiorentina per 7-1, a perdere in maniera netta il derby contro la Lazio per 3-0 e a essere eliminata dalla Champions League dalla squadra del Porto che – sulla carta –  era sfavorita rispetto alla Roma.

Queste sconfitte e queste eliminazioni sono state la causa scatenante della rottura definitiva tra la Roma e Monchi, perché il dirigente spagnolo era stato assunto con obiettivi ben precisi, come quello di riportare la squadra giallorossa a vincere un trofeo che manca da più di 10 anni.

Non c’è stato il tanto auspicato salto di qualità e la squadra anziché migliorare è peggiorata come se il culmine fosse stato appunto quello della scorsa stagione.

Non ci sono stati i risultati immediati, la piazza non è soddisfatta dal lavoro fatto  in questi due anni; la campagna acquisti è stata deludente, l’allenatore si è rivelato non adatto alla gestione della squadra. La Roma ha deciso di chiudere il capitolo Monchi e Di Francesco per aprirne un altro,dal momento che rimane un altro obiettivo in questa stagione: l’accesso alla Champions League.

E la concorrenza è davvero spietata!

Gisella Santoro