Roma non fa’ la stupida stasera…” recitava una famosa canzone, ma la città capitolina invece sta facendo la stupidella da un po’, soprattutto nel calcio, con le due fazioni opposte, Roma e Lazio, protagoniste di una crisi profonda, diversa nella forma e nella sostanza, ma contemporanea. Una situazione che fa soffrire, perché la Capitale è una città dove il calcio si vive in maniera più coinvolgente di Milano o Torino, forse più simile a Napoli, dove tutto è viscerale. I tifosi sognano di vedere i propri beniamini più in alto possibile in classifica, magari al primo posto. Quest’anno però questi desideri sembrano destinati a rimanere tali, perché le due squadre, dopo l’ennesima vigilia di buoni propositi, hanno incassato un’altra sconfitta e i primi a finire sul banco degli imputati, pur non essendo gli unici responsabili, sono i due tecnici: Garcia e Pioli.

Ma qual è il problema di Roma e Lazio? Forse l’assoluta assenza di gioco e organizzazione e l’incapacità di risollevarsi: i giallorossi crollano all’Olimpico contro l’Atalanta, mentre i biancocelesti soccombono al Castellani in virtù della rete siglata dall’empolese Tonelli. La formazione di Rudi Garcia, dopo aver incassato una sonora batosta col Barcellona in Champions League, cercava il riscatto in campionato, per avvicinare le prime della classe, ma così non è stato. Il ko contro l’Atalanta ha evidenziato un approccio alla partita molle, con un gioco fatto di passaggi lenti e prevedibili. La difesa continua a essere il problema più importante con 17 gol incassati, davvero troppi. Nonostante questo, la Roma è riuscita a sopperire alle marcature subite grazie all’ottima vena realizzativa del suo reparto offensivo, che la rende il migliore attacco della Serie A. Unica nota positiva, perché i giallorossi preoccupano anche a livello caratteriale. A questa squadra mancano carisma e personalità, qualità che stentano a uscire soprattutto nei momenti più difficili e l’assenza di un leader è fin troppo evidente. Quel che è certo, è che Garcia è in evidente difficoltà e nelle prossime partite si giocherà il suo futuro.

Se la Roma ha mostrato un’unica faccia, gli uomini di Stefano Pioli sembrano invece avere due volti. Vincenti ed efficaci in Europa League, con primo posto nel girone e passaggio ai sedicesimi di finale, confusi e senza gioco in campionato. I biancocelesti al Castellani mettono tanta buona volontà, ma gli errori difensivi e la scarsa prolificità in attacco hanno portato un’altra sconfitta esterna rimediata a Empoli, la sesta in trasferta. Pioli contro gli azzurri, ha schierato una formazione molto coperta, per cercare di dare protezione a una difesa tutt’altro che granitica.

I problemi sono gli stessi dei “cugini”, un reparto difensivo in difficoltà e quello offensivo messo ancora peggio: sono solo 17 le reti messe a segno in quattrodici gare disputate. Gli attaccanti, seppur in difficoltà, non possono fare molto se mancano  i palloni dalle fasce, con Candreva e Felipe Anderson che rispecchiano alla perfezione questo stato di crisi. Il giocatore della Nazionale non sembra avere un gran feeling con il tecnico, mentre l’ex Santos viene relegato spesso in panchina, nonostante il  brasiliano abbia dimostrato nella scorsa stagione di essere decisivo con le sue giocate.

Come abbiamo visto, Roma e Lazio vivono un periodo non semplice e a questo la domanda sorge spontanea: sapranno rialzarsi per non perdere di vista gli obiettivi prefissati a inizio stagione?

Barbara Roviello Ghiringhelli

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