La famiglia di Emiliano Sala, con l’aiuto di calciatori e amici, è riuscita a raccogliere 420.000 euro, utili a provvedere in maniera autonoma e privata alle ricerche del proprio caro.
Le autorità britanniche e francesi, infatti, avevano sospeso le ricerche dopo tre giorni per decisione della capitaneria di porto dell’isola.
Così è stato ingaggiato David Mearns, noto cacciatore di relitti marini, che grazie alla sua esperienza, è riuscito a individuare e trovare in poche ore il Piper Malibu, di cui finora non si aveva traccia, sul fondale della Manica.

Foto: Il Messaggero

E’ questa la notizia giuntaci nella notte tra ieri e oggi: pare appunto sia stato ritrovato l’aereo sul quale viaggiavano Emiliano e il pilota e di cui qualche giorno fa erano state trovate tracce. Ritrovato il velivolo, non è ancora stata trovata traccia alcuna dei corpi dei due passeggeri.

Si trattava di un volo di breve durata, visto che il calciatore era partito da Nantes per raggiungere la sua nuova squadra in Premier League: il Cardiff. Ma i messaggi audio del calciatore ricevuti dalla sua famiglia proprio durante quel volo, purtroppo facevano già presagire a qualcosa di brutto:

«Ragazzi, sono in aereo, sembra che stia per cadere a pezzi… Se fra un’ora e mezzo non ci saranno mie notizie, non so neppure se manderanno qualcuno a cercarmi, perché non mi ritroveranno, ma voi lo saprete. Papà, ho una paura…».  

Mearns, a bordo della nave FPV Morven, ha perlustrato quattro miglia nautiche e in coordinamento con l’unita Marina britannica, in sole quattro ore ha localizzato il velivolo inabissatosi il 21 gennaio scorso.
Ora spetterà alla nave “Geo Ocean III”, che dispone di un piccolo sommergibile, cercare di raggiungere i resti del Piper.

Raffaella De Macina
Foto copertina: Meteoweb.it