epa05087915 (FILE) A file picture dated 26 March 2015 of former French international Zinedine Zidane smiling on the pitch prior to the international friendly soccer match between France and Brazil at the Stade de France in Saint-Denis, near Paris, France. Real Madrid and France icon Zinedine Zidane is taking over the job as Real Madrid's head coach from sacked Benitez, the Spanish first division soccer club announced on 04 January 2016. EPA/IAN LANGSDON

Sono bastati quattro mesi e mezzo da allenatore del Real a Zinedine Zidane per portare i galacticos sul tetto d’Europa. Dopo aver vinto la Champions League come giocatore delle merengues e aver trionfato da secondo allenatore, come vice di Ancellotti, Zizou ha condotto i blancos ad alzare nel cielo di Milano la “undicesima“. Quando il 4 gennaio si è seduto sulla panchina del Real per sostituire l’esonerato Benitez, in pochi avrebbero immaginato che sarebbe riuscito a guidare la squadra a giocarsi la Liga fino all’ultima giornata, in un campionato che fino al suo arrivo sembrava avesse un finale già scritto. Così, dopo la delusione dovuta al piazzamento ottenuto in Liga, secondi a due punti di distanza dal Barcellona , la rivincita è arrivata per Zidane ieri sera quando il suo Real si è imposto sui cugini dell’Atletico, affermandosi come i più forti tra le grandi e rispondendo così, nel modo migliore, a tutti coloro che si erano mostrati scettici sul contributo che avrebbe potuto apportare alla squadra.

Il suo merito più grande è forse quello di essere riuscito a guadagnarsi la fiducia del gruppo, una rosa stellare che fino all’arrivo del tecnico francese sembrava aver smarrito la brillantezza del proprio gioco. Se è infatti vero che con una rosa del calibro di quella del club madrileno è più facile vincere, è altrettanto vero che non è da tutti far convivere tanti talenti come quelli del team spagnolo. Zidane ci è riuscito, è stato in grado di entrare in uno spogliatoio di “galactici” in punta di piedi ma con la professionalità e con il carisma che contraddistingue un campione come lui, si è guadagnato la stima e la fiducia dei propri giocatori, gli stessi che, capitanati da Cr7, oggi lo elogiano pubblicamente.

Al termine del match, Cristiano Ronaldo ha riservato parole di apprezzamento per l’operato svolto dal proprio mister:“Ha fatto un grande lavoro. Ha dimostrato grande umiltà, un signore e merita di essere qui”. I complimenti del presidente Florentino Perez non si sono fatti attendere, queste le dichiarazioni del numero uno dei blancos, con le quali ha confermato il tecnico per le prossime stagioni: “Sta con me dal 2001: abbiamo concordato un contratto per questi sei mesi e per i prossimi due anni non vedo problemi”. Nella finale andata in scena ieri ha vinto il Real, il gruppo ma ha vinto anche Zidane e oggi in quel “Hala Madrid” pronunciato dai i tifosi, c’è anche un pò di “Hala Zidane“.

Chiara Vernini