Si apre un nuovo capitolo di un processo infinito: quello di Calciopoli, dove la Lega e la Juventus si colpiscono a suon di richieste di risarcimento. Alla fine del processo erano stati prescritti ma non assolti gli imputati e i reati a loro contestati, come l’associazione a delinquere di Luciano Moggi e Antonio Giraudo, mentre è stata confermata la condanna a 10 mesi di reclusione, ma con pena sospesa, per l’ex arbitro Massimo De Santis, che aveva rinunciato alla prescrizione. In seguito alla lettera scritta da Andrea Agnelli agli azionisti della società torinese, in cui il presidente bianconero ha ribadito la volontà di voler continuare la battaglia per il risarcimento di 443 milioni di euro dopo lo scandalo Calciopoli, la Federazione ha deciso di replicare. A provocare la dura reazione della Figc sarebbe stato un passaggio della lettera:

L’auspicio è che le prossime scadenze olimpiche, alla fine del 2016, portino a un’accelerazione della spinta riformatrice nelle componenti costitutive del calcio italiano favorendo il naturale ricambio degli uomini, delle competenze e delle modalità di gestione del potere. Si tratta di una riflessione che le Leghe, i calciatori e i tecnici devono saper cogliere per non passare altri cinque anni, da oggi al 2020, a elencare quello che si dovrebbe fare ma nessuno fa“.

Se qualche mese fa il presidente Tavecchio dichiarava di voler “chiudere in maniera bonaria” la vicenda per non avere nessun problema federale con questa grande società e questa grande squadra, oggi i toni sono molto differenti. Non ci sarà infatti nessuna soluzione pacifica fra le due parti, come annunciato ufficialmente dal legale di riferimento Luigi Medugno:

La Federazione Italiana Giuoco Calcio non teme l’azione proposta al Tar dalla Juventus e la richiesta multimilionaria di danni. Anzi. Il fatto nuovo è che la Figc sta valutando un’iniziativa in chiave offensiva nei confronti della Juventus stessa. Siamo noi ora a chiedere i danni. Siamo prontissimi a proporre noi un’azione di richiesta risarcitoria, vista l’ultima sentenza della Cassazione. Dalle motivazioni risulta ben chiara la condotta che ha tenuto Giraudo e la sua ingerenza nella composizione delle griglie arbitrali. Siamo noi quindi che passiamo alla valutazione di come affrontare la richiesta di danni. Per quanto ci riguarda l’atteggiamento della Juventus è una lite temeraria. La loro azione non può trovare nessun tipo di accoglimento e ha costretto la Federazione, come farebbe qualsiasi buon amministratore, a creare una riserva straordinaria in bilancio per il giudizio pendente al Tar. E già questo è un vero e proprio danno. Posso aggiungere che l’azione juventina nei confronti della Figc è stata proposta nel 2011, sono passati 4 anni e perché non l’hanno mai neanche sollecitata? È lite temeraria, lo ribadisco”.

Barbara Roviello Ghiringhelli