L’essere un abile provocatore è sicuramente una delle tante qualità (a seconda dei punti di vista) riconosciute a Josè Mourinho. Questa volta lo Special One si affida alle pagine del Liverpool Echo per stuzzicare Blues e Reds

Questa Premier League sarà più equilibrata di quella precedente, perché tutte le sei grandi saranno impegnate nelle coppe europee. Non come l’anno scorso, quando Chelsea e Liverpool scendevano in campo solo una volta alla settimana, mentre tutte le altre avevano da affrontare il doppio impegno – in particolare noi, con l’Europa League. Con questo non voglio dire che sia stato un fattore decisivo nella vittoria del Chelsea, perché non voglio sminuire i loro meriti. Ma ovviamente aiuta poter giocare una sola gara a settimana e godere di un paio di giorni liberi tra un match e l’altro, con minor rischio di infortuni e minor dispendio di energie. E la cosa vale anche per i Reds. Ora dovranno affrontare una situazione nuova, ma con la rosa che hanno e coi giocatori che andranno ad acquistare, credo che sapranno gestirla.
Tanto è bastato a suscitare la risposta di Jurgen Klopp che ha replicato, sempre sulle pagine del Liverpool Echo
Non me ne frega nulla di quello che dice José Mourinho. Perché mai dovrei parlare del Manchester United? Solo perché José parla di noi? Okay, l’anno scorso abbiamo avuto una stagione simile a quella che ha avuto lo United l’anno prima. Non so se qualcuno ci ha chiesto come ci si sente. Ci dispiace aver perso la finale, certo. Noi abbiamo giocato contro il Siviglia, loro contro l’Ajax e questa è l’unica differenza. Abbaimo sofferto durante l’anno. L’Europa League è dura…Anche il Chelsea sentirà la differenza, hanno usato più o meno 13 giocatori l’anno scorso…Non voglio entrare in certe polemiche…
Il riferimento agli avversari affrontati nella competizione europea si è rivelato per l’ex Borussia Dortmund una sorta di autogol. Klopp è’ stato accusato di mancanza di rispetto nei confronti degli olandesi oltre che di invidia da parte dei tifosi dello United… e Mou ci ha messo lo zampino.

Caterina Autiero