Dopo aver chiuso anzitempo la sua amara avventura sulla panchina del Bologna lo scorso gennaio, Pippo Inzaghi riparte dal Benevento.

Certo delle sue capacità e della sulla sua passione, il presidente Vigorito sogna la Serie A e punta tutto sull’ex Milanista, sperando di poter ripetere le stagioni vincenti del Venezia, che con lui ha centrato la promozione dalla serie C alla B nel 2017 e l’anno successivo la semifinale dei Play Off persa contro il Palermo.

Ripercorriamo la carriera da tecnico di Super Pippo Inzaghi

La carriera del grande bomber rossonero come allenatore inizia molto tempo prima: appena dopo il suo addio al calcio giocato nel 2012 e 11 stagioni con la casacca del Milan, Inzaghi segue il Corso Allenatori cat. UEFA “A” PRO a Coverciano, per ottenere l’abilitazione a tecnico professionista; dopodiché accetta di rimanere “a casa” e di allenare gli Allievi Nazionali rossoneri firmando un contratto per le stagioni 2012-13 e 2013-14 per fare il salto e diventare l’anno dopo il tecnico della squadra Primavera.

La sua (presunta) consacrazione avviene a giugno del 2015, quando gli viene affidata la panchina della prima squadra. Un impegno importante da gestire con la massima attenzione, ma dopo un buon inizio, la tensione a livello mediatico e la difficoltà del campionato di massima serie, portano i rossoneri a piazzarsi al decimo posto alla fine della stagione con la conseguente esclusione dalle coppe Europee. La società decide quindi di esonerare il tecnico che rimarrà sempre e comunque nella storia e nel cuore di tutti i tifosi del Milan.

Per ritrovare gli stimoli e le giuste motivazioni Inzaghi accetta di sedersi sulla panchina del Venezia nel 2016 regalando un sogno a società e tifosi con la conquista della promozione dalla serie C alla serie B. Tornato sulla cresta dell’onda per il meritato successo, arriva la proposta di una panchina importante come quella del Bologna che segna il suo ritorno in serie A.

Non tutto va come previsto e la sua avventura nella città emiliana termina con la decisione della società rossoblù di rescindere il suo contratto all’inizio di quest’anno.

Adesso è tempo di ricominciare a lottare per quello in cui si crede e una cosa è certa: al Pippo Nazionale non manca di sicuro l’esperienza e la grinta per tornare a vincere. Il resto è tutto da scrivere.