Sembra che Inter-Lazio sia un appuntamento fisso di fine anno: anche lo scorso campionato le due squadre si sono incontrate nell’ultima partita prima della pausa natalizia, ma la situazione rispetto a quella di quest’anno era molto diversa. La Lazio arrivava alla sfida di San Siro con 5 sconfitte e 2 pareggi nelle ultime sette partite e con una posizione in metà classifica non soddisfacente. L’Inter, invece, arrivava da capolista, con una serie di risultati positivi e con la voglia di consolidare la prima posizione in classifica. La Lazio di Pioli grazie a una doppietta di Candreva vince 2 a 1 e l’Inter viene raggiunta dalle sue dirette inseguitrici. Quest’anno i ruoli sono invertiti: la Lazio sta attraversando un momento positivo e l’Inter sta cercando di recuperare posizioni dopo un avvio di stagione non esaltante.

I protagonisti della sfida saranno gli stessi dell’anno scorso, ma con qualche modifica e non di poco conto: Stefano Pioli che l’anno scorso era seduto sulla panchina biancoceleste, quest’anno è l’allenatore dell’Inter e Antonio Candreva, che l’anno scorso è stato autore della doppietta che è valsa la vittoria della Lazio, veste la maglia nerazzurra.

Pioli, all’inizio della sua avventura biancoceleste, aveva messo tutti d’accordo: società, squadra e tifosi. Dopo aver conquistato nel 2015 il terzo posto nel campionato, l’accesso ai preliminari di Europa League e due finali, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, era diventato simbolo della rinascita della Lazio. Ma dopo aver perso tutti e tre gli obiettivi è iniziato il declino e con la sconfitta nel derby del 3 aprile scorso è arrivato l’inevitabile esonero. Ma i laziali hanno sempre difeso il loro allenatore sostenendo la tesi che fossero alcuni giocatori a remargli contro in quanto mettevano al primo posto i loro interessi personali e i loro capricci, piuttosto di impegnarsi nel gioco di squadra e combattere per un obiettivo comune, la Lazio.

Diversa la situazione con Candreva: ad Antonio non è mai scattata la scintilla con i tifosi laziali nonostante sia stato determinante in molte situazioni. Colpa della sua ammissione di avere simpatie giallorosse, delle sue pretese di indossare la fascia di capitano e di aver espresso la sua volontà di lasciare la Lazio per inseguire i titoli internazionali insieme all’Inter. Una scelta non felice visto che i nerazzurri non hanno superato la fase a gironi dell’Europa League.

Pioli e Candreva dopo aver condiviso gioie e dolori con la Lazio si ritrovano a dover affrontare la loro ex squadra. Vederla davanti riaccenderà in loro vecchi ricordi vissuti in casa biancoceleste, legati a quella fascia da capitano che Candreva voleva con insistenza e che Pioli ha preferito dare a Biglia.

Gisella Santoro