Si vocifera – ma pare sia verità –  che  la partenza di Paulo Dybala per la prossima stagione sia imminente. 

L’argentino, criticatissimo ad ogni prestazione, non si troverebbe più così bene in squadra:  dall’arrivo di Cristiano Ronaldo  l’obbligo di giocare in un altro ruolo ha messo in crisi il giocatore, tanto da attirargli  antipatie e soprattutto dubbi sulle autentiche capacità.

Dybala panchina
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Osservando meglio la sua attività  in  quest’anno,  è impossibile non notare alcuni particolari: a un occhio abituato a seguire la Juventus non sfugge un certo approccio negativo nei confronti di Paulo da parte dei suoi compagni, i quali in alcune circostanze ne  boicottano l’azione. Con questo  non si intende pensare ad un “complotto” ordito per fargli fare costantemente brutta figura, ma un legittimo sospetto è lecito.

E’ superfluo dire che Paulo non rientri più  nei progetti dell’allenatore,   ma addirittura negargli la fascia di Capitano una volta uscito Chiellini, preferendo Mandzukic, mi chiedo a che pro …  La fascia di Capitano non è assegnata al preferito dell’allenatore: viene concessa  con una  regola ben precisa che vedrebbe il vice Capitano proprio in Paulo e l’episodio, accaduto per fortuna una sola volta, andava evitato.

Dybala capitano
Fox Sport

 

Altra prova calzante  emerge  durante la partita contro il Genoa: Paulo durante un’azione è marcato da due difensori e si trova a sinistra di Pjanic, posizionato a centrocampo. L’argentino – per non perdere la possibilità dell’azione –  passa la palla al compagno, contemporaneamente scatta in avanti per potersi posizionare e tirare per fare gol, e cosa succede? Che Pjanic butta dietro il pallone. La scusa del non essersi capiti non regge:  se fossi stata al posto di Allegri avrei chiamato Pjanic per chiedegli una spiegazione.  Se ci si accorge di queste cose da casa, figurarsi a essere lì.

Episodi come questi penalizzano  Dybala che sicuramente non può molto se gli viene a  mancare collaborazione.  Immagino vedersi boicottare l’azione  da chi invece dovrebbe aiutare come possa essere vissuto, anche  dagli altri giocatori in campo.

 La situazione che appare è  questa: e  ci si rammarica che in una società come la Juventus succedano queste cose, ci si rammarica che  si debba penalizzare un giocatore come Dybala, giovane e di talento, supportandone altri in evidente stato di débâcle.

Molto probabilmente il destino di Paulo è già stabilito: è giusto, a ogni modo, sottolineare ciò che spesso si preferisce non dire.

Cinzia Fresia