Massimo Ferrero ha rilasciato una lunga intervista a Gazzetta.it in cui ha parlato del suo futuro alla Sampdoria e si è lasciato andare a un pronostico sulla partita di domenica contro il Milan 

“Vincenzo ti voglio bene, ma domenica vinciamo 2-1, fare i pronostici porta sfiga ma quest’anno possiamo divertirci.

Montella è un ragazzo d’oro , per prenderlo passai una settimana cercando di convincere i Della Valle, persone eccezionali, a togliere quella famosa clausola.

Arrivare a Montella fu per me la realizzazione di un sogno perché in quel momento la Sampdoria non stava passando un bel periodo e io ero all’inizio della mia carriera nel calcio.

Per me è impossibile parlar male di Vincenzo … se non ha funzionato è solo colpa mia“.

Ferrero parla degli allenatori della Samp del passato partendo da Mihailovic :”Lo amo, è eccezionale. Sinisa è simile a me, ‘pane al pane e vino al vino’. Andò al Milan perché la Sampdoria gli andava un po’ stretta. Lui e Montella sono un po’ come il diavolo e l’acqua santa” su Zenga invece:”Walter è una grandissima persona e un ottimo allenatore. Oggi non lo rimanderei via, allora mi lasciai condizionare dall’ambiente, ero inesperto come presidente: mi trovai spaesato dopo l’addio di Sinisa” fino ad arrivare all’attuale allenatore Marco Giampaolo:”Una volta la Samp era un discount, un serbatoio di talenti, oggi abbiamo profili già grandi. Detto ciò, non credo che Giampaolo sia già pronto per una big. E se ci lasciasse non ci perderei io, ma lui. Un altro annetto con me dovrebbe farselo, Marco è un creatore del calcio, perfetto per un club dove bisogna inventare. E in una squadra fatta e finita piena di campioni cosa potrebbe fare? Poco, credo non si divertirebbe. Poi gli allenatori che vanno via rimpiangono Ferrero“.

Il Patron doriano è un presidente che crede molto nell’attuale progetto blucerchiato e, se volge lo sguardo al passato, ai protagonisti della Samp nel campionato 2014, Samuel Eto’ e Antonio Cassano, afferma :”Da Samuel ci saremmo aspettati qualcosa di più dal punto di vista tecnico, su Antonio posso dire che è persona fantastica e grandissimo talento, anche se è prigioniero di se stesso. Il suo problema è uno solo: è cresciuto mandando a quel paese tutti quanti. E alla fine si creano delle etichette, a volte esagerate. Gli ho anche proposto di rimanere vicino a me, perché sa tutto di calcio. Ma lui è un sanguigno, non potrei dirgli nulla perché si offenderebbe subito“.

Ferrero ammette che non è stato un mercato semplice per la sua squadra a partire proprio da Muriel venduto al Siviglia quest’estate e il mancato acquisto di Snyder:”L’arrivo mancato di Snyder ha compromesso l’acquisto di Ilicic. Quando è venuto a sapere di Sneijder si è particolarmente arrabbiato e ha deciso di andare a Bergamo. Tanti presidenti investono molto perché si innamorano dei calciatori, è successo anche a me con Muriel. Non volevo venderlo, ma alcuni devono cambiare aria per spiccare il volo. Luis è andato via perché ho anteposto la sua felicità alla mia. Su Schick invece il discorso è diverso: lui non voleva rimanere, altrimenti lo avrei tenuto un altro anno … Il problema di questi giocatori sono i procuratori, che li trattano come fossero opere d’arte, ma hanno solo 20 anni è andato alla Roma lì sarà un principino Ma sarò onesto: senza il blocco del governo cinese oggi sarebbe all’Inter con Skriniar“.

Inoltre, il Presidente smentisce i rumors che parlano di un Ferrero di facciata e un Garrone che paga:”Basta con questa storia, mi sono rotto i cog…! Garrone non esiste! L’Italia è il Paese degli invidiosi, dei fancazzisti e del sospetto: ho la terza elementare, sto studiando l’inglese e non ho l’elicottero privato. Se avessi un titolo di studio e una dinastia alle spalle sarei apprezzato da tutti. Magari ci fosse ancora dietro Garrone! Avremmo la Erg come sponsor, invece non c’è. Mi ha lasciato delle fideiussioni, ma stop. Ho ridato tutto e lui è orgoglioso di me“.

Sul fronte Stadio Ferraris e la possibilità di acquistarlo ammette:”Insieme al Genoa abbiamo chiesto un prolungamento della concessione dello stadio per avviare un progetto di restyling. Si sta ventilando la possibilità di cessione dell’impianto: se ci fosse un bando vorremmo vincerlo” .

Il sogno nel cassetto del presidente è quello di vincere qualcosa con la Samp poi come detto da lui:”Posso anche regalarla”  perchè il suo obiettivo è la Roma.

Daniela Belmonte