Quando ero piccola, se andavo a giocare a calcio mia madre non mi dava i soldi per il cibo

Eppure a lei non importava…

Lei, Asisat Oshoala, voleva inseguire il suo sogno andando contro tutto e tutti.

Lei, nata e cresciuta in Nigeria, veniva punita come accade alle ragazze che giocano a calcio, è andata contro i genitori e non ha mai permesso al contesto sociale e culturale di spegnere la sua passione.

Nemmeno quando un giorno il padre la mise di fronte ad un out out; due anni di tempo per trovare una squadra professionistica altrimenti sarebbe stata costretta a rinunciare al suo sogno e a metter su famiglia come le ragazze del suo villaggio.

Tutte queste sfide, per lei, hanno avuto l’effetto di stimolo.

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Oggi, Asisat Oshoala,  a 25 anni, è una delle calciatrici più forti a livello internazionale.

L’attaccante del Barcellona ha una media di un gol per ogni ora giocata, ha nel curriculum una stagione al Liverpool e una all’Arsenal, una carriera quasi decennale in Nazionale (a soli 15 anni, Oshoala viene selezionata in U20 e a 17 anni in nazionale maggiore), ed è testimonial di Nike.

La sua storia, il suo coraggio e la sua forza fanno di lei un’altra eroina moderna. Di quelle donne da prendere come esempio. Donne come lei, possono insegnare e contribuire a cambiare alcuni atteggiamenti discriminatori e sessisti.

Donne come lei si impegnano affinchè qualcosa cambi, infatti Oshoala ogni anno organizza un campus in Nigeria per sensibilizzare le famiglie circa l’importanza della parità nel calcio (e non solo…).

Donne come lei sono campionesse dentro e fuori dal campo…