Napoli, è l’ora della rinascita?

 

L’entusiasmante match contro i biancocelesti che ha regalato la semifinale di Coppa Italia agli azzurri, ha ridato grinta e voglia di rivalsa ai Partenopei.

E domenica c’è la Juventus…

L’annus horribilis del club partenopeo ne ha viste finora di tutti i colori, specie e qualità. Dell’entusiasmo di inizio stagione è rimasto ben poco. Prestazioni deludenti, sconfitte beffarde, troppi gol presi ingenuamente, classifica impietosa da seconda fila tendente alla zona retrocessione, tifosi delusi, stadio silente e non sempre pieno.

Tutto sembra essersi allineato perfettamente per affossare il club azzurro e la sua coriacea tifoseria.

Ora, da quelle macerie, il Napoli sta cercando faticosamente di ricostruirsi.

Pochi risultati positivi finora, bisogna dirlo, derivati dalla gestione Gattuso. Pare tuttavia ritornato un barlume di grinta e voglia di fare che sembrava essersi addormentata irreversibilmente nell’ultimo periodo ancelottiano.

Si sa, ‘o napulitano se fa sicco ma nun more (il napoletano deperisce ma non muore).

Potrebbe essere il Lietmotiv di questa nuova fase della stagione azzurra, iniziata con qualche prestazione leggermente più gradevole dal punto di vista del gioco più che del risultato e dalla decisamente entusiasmante partita dei quarti di finale della Coppa Italia con la squadra detentrice del trofeo, la Lazio, squadra ben gestita da Simone Inzaghi e composta da giocatori validissimi, su cui spicca, potente e imponente, il talento di Ciro Immobile, a segno praticamente SEMPRE.

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il napolista

Piccola cronaca: il match, incorniciato dall’attesissimo ritorno nelle curve dei gruppi organizzati, anima urlante del tifo azzurro, dopo una protesta e uno sciopero durato oltre due mesi, si apre subito con una perla di Capitan Insigne, a segno dopo appena due minuti. Pochi minuti di gioia azzurra ed è subito rigore per la Lazio, per fallo di Hysaj in area su Caicedo. Il solito Immobile, dal dischetto, a questo giro scivola rovinosamente sbagliando il calcio di rigore. Pochi altri minuti e due espulsioni, una per parte. Hysaj e Lucas Leiva riducono le squadre in dieci. E poi pali, traverse, occasioni, due gol annullati alla Lazio e un risultato, quell’1-0 del secondo minuto, difeso strenuamente fino al novantesimo e recupero, qualificano i partenopei alle semifinali.

Una soddisfazione tutta da godersi, dopo mesi di buio, polemiche, veleni, misteri, cattiva comunicazione e quant’altro ci possa essere di negativo e controproducente nella gestione di una società calcistica.

Un calcio alla crisi… Forse…

Domenica sera al San Paolo arriverà la Juventus, in una sfida da sempre affascinante, nonostante ora ci sia un abisso di punti e rendimento tra le due squadre. La prima di Maurizio Sarri nello stadio che lo ha amato, adorato ed ha invocato la sua permanenza nemmeno tre anni fa…

Il ritorno di Gonzalo Higuain nello stadio in cui ha realizzato tantissimi di quei gol che lo fanno ancora oggi l’uomo dei record.

Una sfida dall’eco sempre potente, per motivi che vanno dal semplice tifo al rimarcare sempre un’appartenenza territoriale forte, a quel tifo identitario che fa dei napoletani di nascita e residenza e juventini di fede calcistica, una categoria costantemente presa di mira da sfottò più o meno pesanti.

Potrà Napoli – Juventus essere un altro banco di prova per gli azzurri? Tireranno fuori la “cazzimma” per tenere testa alla compagine bianconera e a CR7? Quanto conterà il sentimento nei confronti degli ex in campo e in panca?

In questa fase c’è poco da dire, bisogna fare punti, per la fiducia e soprattutto per risalire la china della classifica che, ora come ora, impone al Napoli di guardarsi le spalle.

Non saranno della partita pedine importantissime come Allan, Mertens, KK, ma i nuovi innesti a centrocampo, Demme e Lobotka, hanno dimostrato (il secondo un po’ meno perché sostituito dopo l’espulsione di Hysaj) di essere pieni di voglia di fare, di dare il giusto contributo alla nobile causa della squadra.

In ogni caso sarà una sfida affascinante, per il codazzo emozionale che da sempre si porta dietro.

Il buon Gattuso ha dichiarato che la squadra, contro la Lazio, ha ritrovato voglia e veleno. Basteranno per guardare con occhi di bragia gli undici imponenti bianconeri? Lo stadio sarà pieno e caldo, urlante e traboccante d’amore ed ogni sensazione sarà moltiplicata per mille.

Allora ai posteri l’ardua sentenza… Ah no, a domenica sera!

 

Simona Cannaò