Non basta la prima partita al San Paolo da Capitano dopo l’addio di Hamšik a  Insigne, per avere quella giusta motivazione di segnare.

Insigne Cap
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Napoli-Torino finisce sullo 0-0, con il paradosso dell’ampio possesso palla degli azzurri, i 18 tiri in porta, un palo e 14 calci d’angolo.

È un periodo in cui sembra che il gol per il Napoli sia un tabù: è la sesta partita stagionale in cui la squadra di Ancelotti non riesce a segnare nemmeno un gol. Appena una partita in meno rispetto alle statistiche dell’anno scorso, che vedevano la squadra partenopea con sole sette partite in tutto il campionato senza reti.

 

Il Napoli sembra non crederci più, almeno se si parla di campionato: crea tanto ma non finalizza sotto porta. Nulla da recriminare alla sfortuna, Ancelotti ha parlato chiaro: la squadra c’è, gioca bene e crea tanto… forse troppo, ma il non finalizzare sotto porta potrebbe essere una questione psicologica di abbattimento o rassegnazione: quindi “la colpa è solo nostra”. È normale che i ragazzi in cuor loro non ci credano più, vista la sostanziale differenza con la Juve. L’unico che ai microfoni ha dimostrato ancora della grinta – per tenere aperto ancora per un po’ il campionato – è il migliore in campo, Piotr Zielinski, il quale ha affermato che agguantare la Juve, starle dietro quanto più a lungo possibile – perché per loro perdere punti non sarebbe impossibile – è ancora un’obiettivo: come tenere blindato il secondo posto.

 

Intanto gli appena 20 mila spettatori non hanno aiutato la squadra a spingere quel pallone nella rete avversaria. Il pubblico è quell’uomo in più in campo, incita e e fa cacciare quella cattiveria anche quando manca. Ma i tifosi, come i giocatori, si sono “scocciati” di partecipare solo, come ha affermato Insigne prima della partita di Europa League. È chiaro ormai che entrambe le parti puntano tutto sulla Coppa europea minore, ma non meno importante.

Napoli Torino
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Con l’addio di Hamsik, il prestito di Younes e Rog sicuramente i tifosi si aspettavano un acquisto importante nel mercato invernale, invece non è arrivato nessuno. Sono solo partiti, quindi disertare lo stadio è stata più una forma di protesta – sia al presidente che alla Serie A – che una forma di tifoseria occasionale. Gli unici tifosotti solo coloro che, almeno per questo anno, non danno tempo e fiducia ad Ancelotti, o che per un periodo storto fanno cadere critiche di tutti colori.

Il bel gioco non basta e rende bene l’idea l’immancabile Anna Trieste con un suo tweet:

“Buon Napoli manca solo il gol = buona pasta e patane, mancano solo ‘e patane”.

 

Comunque al suo ritorno al San Paolo, Mister Mazzarri si complimenta con la squadra azzurra che ritrova ben rivoluzionata da quando c’era lui ad allenarla.

Ora testa allo Zurigo, per passare il turno.

 

Valentina Vittoria