Ha fatto scalpore la scelta di Carlo Ancelotti di non schierare in campo Lorenzo Insigne durante la partita Napoli-Genk, ampiamente sofferta dagli azzurri e poi finita 0-0.

Per il capitano dei partenopei nemmeno la panchina, ad attenderlo c’era la tribuna.

La notizia è arrivata poco prima del riscaldamento e dopo aver visto Insigne scendere dal pullman con espressione contrita ecco che è scoppiata la polemica.

insigne-tribuna
Il Corriere del Pallone

Nel post-gara Ancelotti non si è dilungato troppo a riguardo, liquidando l’argomento Insigne con:

In allenamento l’avevo visto poco brillante

A sentire l’allenatore si è trattato solo di un’esclusione tecnica, un segnale per tutto il gruppo, ma è stato chiaro fin da subito che dietro si nascondesse dell’altro.

Il rapporto tra Ancelotti e Insigne si era caricato di tensione già in estate; alla base del conflitto pareva esserci la nuova posizione di gioco d’Insigne, che mal gradisce il ruolo di quarto di centrocampo. 

La polemica è tornata viva dopo la sfida con il Cagliari, negli spogliatoi partenopei. Eppure Ancelotti è sempre parso fermo sulle sue decisioni: non vuole reintegrare Insigne nel tridente offensivo.

Nella gara contro la Juventus poi un altro segnale d’allarme perché il capitano non comunica al mister e allo staff medico di un dolore all’adduttore – che poi lo terrà lontano anche dalla Nazionale – e conferma di poter giocare.

Ne nasce una prestazione molto al di sotto degli standard e un atteggiamento che ad Ancelotti proprio non piace.

Altre indiscrezioni parlano addirittura di commenti abbastanza inopportuni da parte di alcuni membri della famiglia Insigne nei confronti del tecnico partenopeo. Come il post su Instagram del fratello Antonio, poi – prontamente – cancellato:

Nemmeno le palle di dire la verità…un gol o un assist ogni 63 minuti…giusto è poco brillante

Insomma, una storia con tanti retroscena, molti dei quali rimarranno inevitabilmente tra le quattro mura degli spogliatoi del Napoli.

La cosa fondamentale per la squadra in questo momento è che tra Ancelotti e il capitano ritorni il sereno perché, come si è visto in Belgio, certe fratture di spogliatoio non aiutano affatto il Napoli.

Federica Vitali