Un grande team si distingue anche nella gestione delle situazioni più complesse: il Napoli è chiamato a crederci fino a quando la matematica non spegnerà il sogno

La vittoria inaspettata nel derby d’Italia da parte della Juve ha danneggiato molto gli animi dei partenopei. La prova del nove si è avuta nella sfida contro la Fiorentina: un Napoli nervoso, deconcentrato…non un Napoli da scudetto.

Koulibaly fuori dopo pochi minuti, Simeone che punisce gli azzurri senza pietà.

Sono bastati 90 minuti per mettere ko non solo una squadra, ma il sogno di una città intera.  Si mormorano accuse a mezza voce, i toni sono amari e la voglia di festeggiare delle ultime settimane non c’è più.

L’umore del popolo napoletano si è capovolto nel giro di un weekend.

Possibile che il Napoli abbia peccato ancora di troppo entusiasmo? Questi sono i momenti, per le grandi squadre, di rimanere con la mente fredda e lucida.

ANSA/MAURIZIO DEGL’ INNOCENTI

Il tricolore sembra viaggiare verso Torino anche se mancano ancora partite importanti prima della fine.

Era da anni che non si vedeva un campionato così avvincente.

I leader dello spogliatoio, in particolare Lorenzo Insigne, prova a risollevare gli animi: non si può mollare, non adesso. Dopotutto abbiamo imparato che con questo Napoli non è mai detta l’ultima parola.

In un campionato folle come questo tutto può succedere e chissà che la Roma non punisca i bianconeri.

Il Napoli però deve rimanere concentrato e non lasciarsi coinvolgere subito dalle passioni. Questa squadra è proprio come i suoi tifosi, come la sua città: tutto ciò che fa è frutto del cuore, dell’istinto, poche volte della testa. Un grande team si distingue anche dall’impassibilità nelle situazioni più complesse e il Napoli, ora più che mai, deve dimostrarsi tale.

Federica Vitali