Napoli, i principali protagonisti del quarto scudetto azzurro

Tra i protagonisti del quarto scudetto azzurro non solo Conte, durante la stagione hanno brillato gli ultimi acquisti e alcuni giocatori ritrovati

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A pochi giorni dalla conquista del quarto scudetto, a tenere banco sono le voci di un possibile addio tra il Napoli e Antonio Conte. L’allenatore salentino, il cui futuro sembrerebbe lontano dall’ombra del Vesuvio, è stato il primo protagonista di questo storico tricolore, arrivato all’ultima giornata dopo una stagione condotta quasi sempre in testa alla classifica, ma mai con i favori del pronostico e con una rosa non tra le più forti e complete della Serie A.

Proprio per questi motivi Conte viene definito l’artefice numero uno di questo traguardo. La sua esperienza in fatto di vittorie, la determinazione e la mentalità sono stati elementi fondamentali che ha trasmesso alla squadra, fin dal suo primo giorno sulla panchina azzurra, riuscendo nell’impresa di rivitalizzare alcuni giocatori dell’annata disastrosa del decimo posto e di rendere protagonisti gli ultimi arrivati nel mercato estivo. 

McTominay, MVP della Serie A

Tra i principali uomini chiave di questo scudetto c’è senza dubbio Scott McTominay. Lo scozzese, arrivato a sorpresa dal Manchester United dopo il mancato ingaggio di Brescianini (finito poi all’Atalanta), ha vissuto una stagione straordinaria. Con 12 gol e 6 assist, è stato premiato come MVP della Serie A 2024-2025. Nessun centrocampista azzurro aveva inciso così tanto alla prima stagione, superando persino Marek Hamsik, che nel 2007/08 si fermò a 9 gol. “McFratm” è diventato rapidamente un idolo della tifoseria grazie alla sua forza fisica, agli inserimenti e alla capacità di segnare reti decisive.

Lukaku: numeri e leadership

Nonostante le critiche ricevute durante la stagione, Romelu Lukaku ha concluso il suo primo anno in azzurro con 14 gol e 10 assist. Spesso nel mirino per la sua forma fisica e per un’efficacia non sempre costante sotto porta, l’attaccante belga ha comunque lasciato il segno in momenti chiave: dal gol al Parma a inizio campionato a quelli contro Roma, Atalanta e Cagliari, che ha sancito l’aritmetica vittoria del titolo. Ma Lukaku è stato anche leader silenzioso, capace di trascinare il gruppo nei momenti difficili. La sintonia con Conte, del resto, è totale: in campo, ha incarnato i valori del suo allenatore.

Di Lorenzo come Diego Armando Maradona

Giovanni Di Lorenzo è stato un altro simbolo di questa cavalcata. In estate era a un passo dall’addio, con la Juventus alla finestra. Ma Conte ha voluto trattenerlo e costruire attorno a lui un pezzo importante del suo progetto. Il terzino destro ha risposto da leader: sempre presente (tranne contro l’Empoli per squalifica) e autore di tre reti fondamentali contro Bologna, Cagliari e Lecce. Il suo attaccamento alla maglia e la fascia da capitano gli hanno permesso di alzare al cielo il suo secondo scudetto con il Napoli. Prima di lui, c’era riuscito solo un certo Diego Armando Maradona.

Anguissa, stagione da protagonista

Tra i giocatori ritrovati figura anche Frank Anguissa. Il centrocampista camerunese ha vissuto la sua miglior stagione in azzurro a livello realizzativo: 6 gol, spesso decisivi, e un rendimento costante. Più efficace rispetto all’annata con Spalletti, ha brillato soprattutto tra dicembre e gennaio, quando è stato premiato come Player of the Month della Serie A. Le sue lacrime dopo la gara con il Cagliari lasciano presagire un addio imminente, ma resterà nel cuore dei tifosi come uno degli eroi di questo trionfo.

Raspadori, la rinascita

Infine, c’è la storia di Giacomo Raspadori, che a gennaio sembrava destinato alla cessione. Chiuso da Kvaratskhelia e poi da Neres, sembrava finito ai margini, penalizzato da un modulo che non esaltava le sue caratteristiche. Ma tutto cambia a fine dicembre, quando segna un gol pesantissimo contro il Venezia. Da quel momento, complici alcuni infortuni tra i titolari, ritrova spazio, fiducia e incisività. Segna contro Lazio e Como, ma soprattutto firma due vittorie fondamentali contro Fiorentina e Lecce, con una punizione magistrale. Un rendimento in crescendo che lo consacra protagonista nel finale di stagione. Da esubero a uomo dai gol pesanti.

Martina Giuliano

*immagine in evidenza dai canali ufficiali del club