Mondiale per Club 2025: Inter e Juve fuori agli ottavi, tra Top e Flop

Il cammino delle italiane si ferma agli ottavi del Mondiale per Club FIFA 2025. Ecco Top e Flop di Inter e Juventus

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Il Mondiale per Club FIFA 2025 si chiude definitivamente, e certamente amaramente, per l’Italia. 

Dopo l’eliminazione dell’Inter contro il Fluminense (0-2), anche la Juventus di Igor Tudor deve arrendersi contro il Real Madrid (0-1). 

Prima di poterci soffermare, però, su quali siano state le cause di entrambe le eliminazioni, diamo uno sguardo veloce su quanto hanno guadagnato Juve e Inter. 

Partiamo dalla Juventus che, così come in media tutti i partecipanti, ha cominciato con un cachet iniziale pari a 17 milioni di euro. A questi si sono aggiunti 4 milioni per le due vittorie contro l’Al-Ain e Wydad (nel girone). E altri 7,5 milioni garantiti per essersi presentati agli ottavi da secondi. 

A chiusura? 27,6 milioni in cassa per quattro partite. 

Il risultato è stato ancor più “favorevole” per l’Inter, che grazie alla sua settima posizione nel ranking di entrata, ha potuto contare su un bottino iniziale di 21,5 milioni. 

Poi due vittorie e un pareggio nel girone (5,5 milioni) e la qualificazione agli ottavi di altri 7,5 milioni. In totale? Quasi 36 milioni di euro. In pratica, ripagati dall’acquisto dal Parma di Bonny (25 milioni). 

(1) Italian Football TV su X: “💰 Club World Cup earnings: • Inter – €33M • Juventus – €27.6M 📎 Sky Italia https://t.co/RNfaZgym6v” / X

Ritorniamo al campo, partendo dall’Inter. Il finale di un’annata, che alla fine della 63° partita stagionale, tutta da ricostruire.  

Cosa non ha funzionato? Certamente, giocatori che sono sembrati spremuti fino all’ultima goccia, quasi al limite. E soprattutto il nodo Çalhanoğlu, che sta infiammando il pianeta neroazzurro: 

Ho visto cose che non mi sono piaciute, chi non vuole restare deve andare via” 

Queste le parole di capitan Lautaro Martinez, indirizzate al centrocampista turco. Difficilmente, l’argentino non stava parlando solo di lui, ma sono seguite le parole di difesa di Hakan Çalhanoğlu: 

Rispetto ogni opinione, anche quella di un compagno, anche quella del presidente. Ma il rispetto non può essere a senso unico. L’ho sempre dimostrato, dentro e fuori dal campo. Non ho mai detto di non essere felice all’Inter. Amo questo club. E amo questi colori. Il futuro? Lo vedremo. Ma la storia ricorderà sempre chi è rimasto in piedi. Non chi ha alzato di più la voce.” 

Finisce qui? Ma certo che no, perché rincara la dose il semplice mi piace di Marcus Thuram e della compagna di Simone Inzaghi.  

Solo il tempo ci dirà come finirà questa storia, ma per il momento, l’Inter può ritenersi soddisfatto del suo tentativo di reagire alla pesante sconfitta nella finale di Champions League.  

Ed elemento molto positivo, la presenza di Francesco Pio Esposito. Classe ‘05, fratello minore di Sebastiano e Salvatore, cresciuto nella cantera dell’Inter, prima di passare allo Spezia: 20 gol in 73 partite. 

E, soprattutto, gol all’esordio contro il River Plate (2-0). Rete non banale, che ha confermato doti di un certo calibro. Sicuramente da tenere d’occhio nella prossima stagione. 

Passiamo ora alla Juventus. Da chi ripartire? Sicuramente da Michele di Gregorio. Critiche continue, ma, nonostante ciò, si è rivelato essere il migliore in campo contro il Manchester City (autore di quattro interventi decisivi). 

Con lui tra i pali, la Juve può certamente stare tranquilla. In mezzo al campo? Molto bene anche Khéphren Thuram, sempre più completo. E dulcis in fundo, Kenan Yıldız. Una trasferta che ha giovato sulle sue qualità, ritornate ben visibili, e la voglia di rimanere a Torino, nonostante le numerose richieste di altri club. 

La società è entusiasta della sua voglia di Juventus. Ricordiamo che Kenan è stato richiesto da diversi club, anche molto importanti, inglesi, ma la volontà di Yildiz è sempre stata quella di continuare in bianconero e questo tipo di tenacia, di determinazione lo porterà verso il rinnovo di contratto con il club bianconero.” 

Queste le parole di Matteo Moretto, noto esperto di calciomercato, che confermano quanto il giovane attaccante turco, classe ‘05, sia diventato un punto fermo per la Juventus. 

Buonissima anche la prestazione della squadra nel primo tempo contro il Real. Proprio da quell’approccio si può pensare di poter costruire qualcosa di importante. 

Cosa non ha funzionato, invece? C’è solo una squadra: i cambi non hanno dato niente di più. Manca la panchina lunga che è vitale per chi affronta una lunga stagione impegnato su più fronti. E qualche colpo mirato dal mercato, sicuramente in difesa. 

Tra i flop anche qualche scelta di Tudor: i cambi contro il Real e la formazione contro il City; E per concludere, anche qualche nodo di spogliatoio da sciogliere. 

Il Mondiale per Club 2025 si chiude per l’Italia con più dubbi che certezze. Inter e Juventus tornano a casa con incassi da capogiro, ma anche con ferite aperte: tensioni interne, limiti strutturali e una competitività ancora troppo altalenante. 

Tuttavia, non mancano spunti positivi: i giovani emergenti offrono uno spiraglio su cui ricostruire. Ora, per il calcio italiano, si apre una fase cruciale. Il tempo degli alibi è finito. Servono investimenti, idee nuove e, soprattutto, il coraggio di cambiare. Nell’attesa della nuova stagione. 

ROSARIA PICALE