Kazuyoshi Miura, che compirà 54 anni a febbraio, è ufficialmente il calciatore più anziano nella storia del calcio.

È arrivata pochi giorni fa la notizia del suo rinnovo con lo Yokohama FC, che gli ha permesso di entrare nel guinness dei primati.
Prima di lui il record era detenuto dal portiere inglese Kevin Poole, che aveva deciso di lasciare il calcio nel 2014 quando ormai aveva 51 anni.

Miura
Foto: Twitter

Ma chi è Miura, il giocatore classe ’67 che ha reso eterno questo sport?
Nasce in Giappone da una famiglia non idilliaca: suo padre Nobu Naiya collabora con la yakuza, la mafia giapponese. I suoi figli decidono così di prendere le distanze da lui e portare il cognome materno.
Anche Yasutoshi, il fratello di Miura, è un calciatore e i due spesso hanno militato nello stesso club. Dopo alcune esperienze nel calcio a 5, Miura decide di lasciare il Giappone e parte da solo alla volta del Brasile.

È un ragazzo che ama le scelte coraggiose, non c’è dubbio.
La sua partecipazione ai tornei giovanili brasiliani fa subito scalpore: è il primo giapponese a spingersi tanto oltre.
La permanenza in Brasile è lunga e in cinque anni l’attaccante milita in diverse squadre, riuscendo a tesserarsi come calciatore professionista. Si nota subito la passione di Miura per i record: è anche il primo giocatore giapponese a fare goal ai campioni del Corinthians.

Il Giappone nel 1990 riaccolse quel figliol prodigo che era andato a cercare fortuna altrove. Nelle competizioni nazionali Miura colleziona trofei su trofei fino al 1994. Diventa molto popolare in patria e riesce finalmente ad ottenere la convocazione nella nazionale giapponese. Con Miura in attacco, il Giappone conquista la medaglia d’oro nella Coppa d’Asia del 1992. Kazuyoshi è ormai pronto al salto di qualità.

Miura corona il sogno di ogni calciatore: giocare nel campionato italiano.
Quando firma con il Genoa diventa il primo atleta giapponese a scendere sui campi della Serie A.
Definito il più forte giocatore nipponico in circolazione, aveva sponsor ricchissimi che versavano cospicue somme di denaro alla squadra genoana.
Fu addirittura il primo giapponese ad andare in goal nel nostro paese e lo fece nella partita che per i grifoni conta di più: il derby della lanterna.
L’avventura italiana di Miura in realtà non ebbe altre impennate e dopo aver perso il posto da titolare decise di tornare in Giappone.

Miura
Foto: Twitter

La sua carriera è un susseguirsi di record ed onorificenze. È sempre stato uno dei giocatori più stimati dalla FIFA, che lo tiene spesso in considerazione durante eventi di rilievo.
La scorsa estate ha stabilito un primato che difficilmente potrà essere superato da qualsiasi altra leggenda del calcio: diventa l’unico giocatore che ha disputato partite professionistiche in 5 decenni differenti, dal 1980 al 2020.
La storia di Kazuyoshi Miura ci insegna come in un calcio sempre più giovanile non esiste età per chi ama questo sport.

Federica Vitali