Per la prima casalinga davanti al proprio pubblico, con il modulo di gioco confermato  al 4-3-3, dovrebbe esserci il “battesimo” di alcune new entry nella Roma, primo fra tutti il numero uno, Olsen.

La partita di esordio, tra incertezze e certezze, terminata con la porta inviolata -non considerando il gol di Falque annullato dall’intervento del Var-,  sembra averlo nominato ufficialmente come il primo portiere della squadra capitolina e lunedì potrà assaporare l’accoglienza dell’Olimpico di Roma.

Foto: pagine romaniste

Manolas e Fazio si sono confermati la coppia centrale titolare, con l’intesa tra i due rafforzata nonostante una fluidità di gioco, in alcune  circostanze, da rivedere.
Con il
muro difensivo  formato dal greco e dal comandante, contro la Dea anche le fasce coperte da Kolarov e Florenzi non dovrebbero lasciare  spazio a dubbi di schieramento. Il serbo, rientrato in gruppo a ritiro inoltrato per la partecipazione con la propria nazionale ai mondiale di Russia, si è fatto trovare subito pronto e Florenzi ha scaldato in più occasioni il piede, andando vicino alla rete con un tiro da fuori area.

Foto: Eurosport

Il centrocampo, con De Rossi, Il Flaco Pastore dal primo minuto di gioco e Cristante che potrebbe affrontare, da titolare,  già alla seconda giornata la sua ex squadra.
De Rossi a parte, schierando un centrocampo così molto offensivo e considerando la velocità degli attaccanti nerazzurri di Gasperini, come ali esterne si potrebbe dare spazio nuovamente a Under ed El Shaarawy, più abituato nella fase di copertura rispetto a  
Kluivert , possibilità concreta  ed asso da giocare a partita in corso. Il giovane olandese ha dimostrato in pochi minuti nel primo match le proprie abilità e la voglia di far bene che, certamente, saranno ripagate lunedì.

Punta centrale, senza esitazioni, Edin Dzeko, rientrato in campo più motivato che mai e capace, ancora una volta, di risolvere con un colpo da maestro una partita complicata.

 

Chiara Vernini