Il peggio è passato. La Lazio può affrontare in scioltezza il resto delle partite di andata del campionato avendo già disputato le partite più difficili che torneranno nel 2019.

Questa volta tocca la trasferta a Verona contro un Chievo ultimo in classifica che affronta gli avversari a cuor leggero consapevole di non avere nulla da perdere. E’ stato questo stato d’animo che ha consentito ai clivensi un’impresa epica al San Paolo dove hanno fermato con un pareggio la cavalcata della squadra di Ancelotti.

Per questo non bisogna sottovalutare l’avversario e schierare la Lazio migliore per conservare il quarto posto in classifica.

immagine: calcioweb.eu

Nel 3-5-1-1 che è ormai una seconda pelle per la squadra biancoceleste vediamo:

Strakosha in porta con la sua inseparabile gomma da masticare;

Wallace esterno destro della difesa nel suo ruolo ormai conclamato che deve farsi perdonare l’autogol di Lazio-Milan;

Acerbi con i suoi 193 cm è il muro centrale;

Radu e Lulic, la fascia destra è affidata ai senatori;

Milinkovic-Savic, “il mio compito non è quello di segnare” aveva detto a chi lo ha accusato di non essere in forma;

Badelj, il migliore centrocampista centrale della scorsa giornata di serie A;

Parolo, l’ossigeno della Lazio è tutto nei suoi polmoni;

Marusic sulla sua fascia destra è il punto debole della Lazio e gli avversari lo sanno;

Luis Alberto + Immobile: devono tornare a fare coppia fissa.

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Ad attendere gli undici giocatori della Lazio, orfani di Simone Inzaghi squalificato per una giornata per aver rifiutato l’espulsione di Banti nella partita all’Olimpico contro il Milan, ci saranno i veterani del Chievo, Pellissier e Sorrentino guidati da Di Carlo alla sua terza esperienza veronese e alla sua seconda partita stagionale al Chievo dopo il pareggio contro il Napoli.

Gisella Santoro