Con quella segnata in Europa League contro il Ludogorets, salgono a 13 le reti di Cutrone alla prima stagione al Milan. E i paragoni con Inzaghi incalzano…

Segna sempre lui. Anche in Europa. Patrick Cutrone è il nuovo “diavolo” del Milan, già paragonato ad un mostro sacro della storia rossonera come Pippo Inzaghi. Nella gara di Europa League contro il Ludogorets (vinta dal Milan per 3-0, unica squadra italiana a portare a casa i 3 punti nella gara d’andata dei 16esimi), l’attaccante classe ’98 ha segnato la sua 13esima rete stagionale, più di Suso e Kalinic messi insieme. Il paragone a Inzaghi, allora, non è per niente azzardato. Nel 2001-2002 al primo anno in rossonero, infatti, l’attuale allenatore del Venezia segnò 16 reti tra campionato, Coppa Italia ed ex Coppa Uefa. Questo vuol dire che Patrick ha ancora tre mesi per superare “Super Pippo” e fare addirittura meglio di lui.

Al di là dei numeri, i due attaccanti sono simili anche nel gioco: si fanno trovare sempre pronti in area di rigore, sanno attaccare gli spazi e segnano da qualsiasi parte del corpo. Insomma, nonostante Cutrone sia solo agli inizi della sua carriera (ha compito 20 anni lo scorso gennaio) è difficile non pensare ad Inzaghi quando lo si vede giocare.

“Sono contento di quello che sto facendo – ha detto a termine della partita contro il Ludogorets – ma per i gol che segno devo sempre ringraziare i miei compagni, perché sono loro che mi servono il pallone, quindi è tutto merito loro. Devo ancora migliorare però, perché sono giovane e voglio fare sempre di più”.

L’umiltà, ovviamente, è figlia della giovane età e della fortuna di allenarsi ogni giorno con un allenatore come Gattuso, anche lui protagonista di uno dei più grandi Milan della storia. Anche lo stesso tecnico rossonero ha commentato la somiglianza tra Cutrone e Inzaghi, senza però sbilanciarsi troppo: “Lo dicono le sue caratteristiche e l’età, ma ha ancora margini di miglioramento”.

Se si guardano i numeri, i trofei vinti, i gol fatti e le coppe alzate al cielo, i tifosi del Milan sperano davvero che Patrick sia l’erede di Pippo.

 

Paola Moro