Da quando Reina ha annunciato l’addio, firmando per il Milan, le supposizioni e i nomi per la porta partenopea sono stati molteplici.
Prima Rui Patricio, poi Leno… alla fine la soluzione è stata trovata in patria.

Alex Meret, classe ’97, è un giovane e promettente giocatore del vivaio dell’Udinese, che di portieri forti ne sta forgiando tanti negli ultimi anni.
E’ cresciuto nelle giovanili del club bianconero insieme al compagno Scuffet e già all’epoca i due erano definiti i futuri ‘gioielli’ della Serie A.

La sua personalità e le sue doti tecniche – anche se ancora in erba – messe in luce in due stagioni alla SPAL hanno convinto il DS partenopeo Giuntoli a puntare su di lui per il prossimo anno.

Per Meret anche diverse presenze in Under-21, mentre Conte e Ventura, gli scorsi anni, gli avevano fatto sentire il profumo della nazionale maggiore durante i ritiri e gli stage.
Per rispondere ad una delle convocazioni ha perso il suo primato in Serie B, che fino a quel momento aveva fatto la differenza per la SPAL.
In uno dei suoi primi ritiri a Coverciano, pensate, ha parato perfino una delle punizioni di Andrea Pirlo in allenamento.

Riguardo le sue doti tecniche, sono i riflessi il punto di forza di Meret, che con grande reattività riesce ad impegnarsi anche in parate acrobatiche a dir poco impossibili. E’ rimasta vivida quella contro l’Hellas, su Cappelluzzo, che ancora si chiede come quella palla non sia entrata.
Molto cinico nonostante l’età: tale freddezza gli permette di restare in piedi fino all’ultimo prima di una parata; un mix di classe e talento che lo rendono uno dei migliori portieri della sua generazione.
Pepe Reina è stata una presenza fondamentale nello spogliatoio partenopeo, ma anche Meret di carattere ne ha da vendere: è coraggioso nelle uscite, legge bene la traiettoria del pallone sui calci piazzati e non teme la mischia in area di rigore.
I suoi difensori non hanno problemi a fidarsi di lui, esercita un’autorità non indifferente per avere solo 21 anni.
Insomma, Meret sembra eccellere anche dal punto di vista mentale.
Il suo preparatore nell’Under-17 lo aveva soprannominato “vecchietto” perché era estremamente serio e in grado di reggere bene la pressione.
La sua altezza e la sua fisicità gli sono di grande aiuto, perché riesce a coprire bene la porta.

Sarà lui a difendere i pali della squadra di Carlo Ancelotti.
Il giocatore, per il quale il Napoli verserà nelle case friulane 22 milioni di euro più 3 milioni di bonus  ha svolto le visite mediche propedeutiche all’annuncio ufficiale con la società azzurra.
Nell’operazione è stato inserito anche l’altro portiere dell’Udinese, l’esperto classe ’85 Orestis Karnezis che dovrebbe svolgere domani le visite di rito.

L’ormai ex Udinese sarà l’estremo difensore titolare più giovane nella storia del Napoli. Il suo futuro non può che essere azzurro.

Federica Vitali