Il 16 maggio 1945 nasce a Bosco Chiesanuova, nel veronese, Massimo Moratti. Figlio di Angelo Moratti ed Erminia Cremonesi, e ultimo di sette fratelli, Massimo appartiene ad una delle famiglie più facoltose di Milano, famiglia dalla quale eredita, oltre che la Saras, la società per azioni italiana che opera nel settore della raffinazione del petrolio, la passione per l’Inter.

Cresciuto a pane e calcio, Moratti nel febbraio del 1995 acquista ufficialmente la società nerazzurra, club di cui era stato presidente già il padre dal 1955 al 1968. Nonostante i fior di milioni spesi sul mercato, i primi anni di presidenza non sono stati particolarmente vincenti e fortunati per Moratti, vittoria in Coppa Uefa nel ’98 a parte. Il numero uno nerazzurro, infatti, dovrà aspettare il 2006 per vedere la propria “creatura” tornare a vincere in Italia, seppur in parte grazie a Calciopoli. Da lì solo vittorie. Nell’era Mancini l’Inter vincerà tre scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, per poi accogliere sulla panchina Josè Mourinho. Il tecnico portoghese, tra i più amati dai tifosi interisti, aprirà un ciclo vincente dal 2008 al 2010, anni in cui arricchirà la bacheca con altri due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, ma soprattutto la Champions League che mancava da ben 45 anni.

Nell’era Benitez e Leonardo, la sua Inter arricchirà ulteriormente la bacheca con la Coppa del Mondo per Club e con un’altra Coppa Italia, fino ad arrivare al 2013, anno in cui Massimo Moratti dice addio alla presidenza nerazzurra che passerà all’indonesiano Erick Thohir. Dopo pochi mesi da presidente onorario, il 23 ottobre del 2014 annuncia le sue dimissioni da questa carica.

Un presidente, ma soprattutto un amante del calcio e un grande tifoso nerazzurro e oggi, 16 maggio 2015, l’Inter contro la Juventus a San Siro ha più di un motivo per vincere: regalare una vittoria al suo primo tifoso. Perché, si sa, i 70 anni si festeggiano solo una volta nella vita. Auguri Massimo!

Martina Giuliano