«A Parma ho conosciuto persone vere, alcune hanno il cognome sulle maglie, altre hanno fatto in modo che quelle maglie scendessero in campo, ogni domenica, anche quando era difficile farlo. Vado via orgoglioso perché noi non siamo falliti, perché qualche regola abbiamo contribuito a cambiarla, perché nonostante tutto siamo riusciti a farci guardare con rispetto. Da ora il Parma ha un giocatore in meno ma un tifoso in più.»

Salutava così il suo Parma, Massimo Gobbi. Era l’estate del 2015 e il difensore milanese aveva appena lasciato i gialloblu emiliani per i gialloblu del Veneto: il Chievo Verona. Certe storie, però si sa, sono destinate a ripetersi e a non finire mai: è così che Gobbi quest’estate è tornato a Parma e questa volta pare proprio per sempre, o perlomeno fino a quando giocherà.

Gobbi, infatti, proprio oggi compie 38 anni, che per un difensore è un’ età importante

Nonostante lo scetticismo iniziale dei tifosi ducali, l’ex Chievo è tornato subito ad essere un punto di riferimento per i compagni, un idolo per i tifosi e quasi un capitano aggiunto in campo. Uno dei motivi per cui Lucarelli, grande amico di Gobbi, ha fortemente voluto il suo ritorno è proprio questo: accompagnare l’inserimento in gruppo dei più giovani, dare equilibrio alla squadra ed esperienza e sicurezza.

Gobbi nasce come laterale sinistro in grado di coprire ogni posizione lungo la fascia, si distingue per corsa, precisione nei cross e abilità nel leggere il gioco avversario. A causa dell’avanzare dell’età si è adattato a terzino basso, ruolo in cui – non essendo nato difensore – ha dimostrato alcune lacune in fase di non possesso, enfatizzate da un’eccessiva veemenza che a volte lo porta a commettere falli evitabili. Queste lacune, però, col passare degli anni si sono affievolite e nelle ultime 4 stagioni, complice anche una maturità personale raggiunta dettata dagli anni indicati sulla carta d’identità, lo hanno portato a ridurre notevolmente il numero di falli e cartellini.

Intanto, Gobbi pensa a caricare l’ambiente in vista della sfida di domenica tra Parma e Frosinone: “Penso si debba avere equilibrio. Non dovevamo lottare per lo scudetto prima, non siamo dei brocchi assoluti ora. Con grande fame e grande umiltà dobbiamo ripartire perché domenica prossima sarà una partita importantissima”.

Paola Moro