All’epoca risuonò a tutti come una novità.  La clausola di recompra nella trattativa tra Real e Juve per Morata al nostro calcio risultò una cosa insolita. Tanto se ne parlò all’epoca, tanti dubbi continua a suscitare durante ogni sessione di mercato.

Nonostante i vari e continui chiarimenti, soprattutto da casa Juve, si vive sempre con la paura che da un giorno all’altro il Real possa riprendersi il campioncino. Meglio a questo punto dirlo chiaro e tondo: in base agli accordi scritti, il Real avrebbe potuto esercitare la recompra solo nell’estate del 2016 e in quella del 2017. Il condizionale è d’obbligo in quanto la sanzione inflitta dalla Fifa al club madridista blocca il tutto fino al 2017.

Il Real non potrà fare transazioni di mercato per le prossime due finestre (quella dell’estate 2016 e quella dell’ inverno 2017) quindi alle Merengues non resta che attivarsi fino alla fine del’attuale sessione. Situazione, questa, che costringe Florentino Perez a anticipare qualsiasi mossa di mercato ma, per quanto riguarda l’attaccante, dovrà attendere in quanto per il mercato attuale la Juventus non è obbligata a privarsi di Morata. 

Zidane preme per riportare il giovane attaccante a Madrid ma i bianconeri non hanno nessuna intenzione di vendere Alvaro né tanto meno di impegnarsi nella ricerca di un nuovo attaccante.

E se arrivasse una cifra interessante? Considerando la “benedetta” clausola il Real avrebbe potuto prendere Morata a 30 milioni (nella sessione estiva 2016) o a 35 milioni (nella sessione estiva 2017) di conseguenza Marotta e Paratici non accetterebbero una proposta economica inferiore a 38 milioni (il prezzo fissato per la recompra nel 2017 più clausole private).

Il Real è avvisato anche sul prezzo.

Caterina Autiero