Segnare e fare bene con la propria squadra per sperare di essere convocato in Nazionale. Questo è, in teoria, sognano tutti gli attaccanti. A qualcuno capita però di invertire il trend: essere convocato in Nazionale e da lì ripartire per tornare ad essere decisivo per il proprio club.

E’ quello è che più o meno è successo a Kevin Lasagna. L’attaccante dell’Udinese ha avuto un avvio di stagione un po’ deludente, soprattutto paragonata alla scorsa. Il 26enne ha infatti segnato un solo gol in 8 partite, contro le 14 totali messe a segno l’anno scorso che sono state fondamentali per la salvezza del club friulano.

Questa stagione tutta la squadra in generale fa fatica a convincere, l’addio di Di Natale non è stato indolore e Lasagna non ha ancora dimostrato di poterlo sostituire.

repubblica.it

Nonostante tutto, l’attaccante classe ’92, il 9 ottobre 2018 viene convocato per la prima volta dalla nazionale italiana: il ct Mancini, infatti, lo chiama in sostituzione dell’infortunato Simone Zaza. Lasagna è sempre stato uno bravo a bruciare le tappe, considerando che nel 2011 giocava in Serie D e nel 2016 segnava in Serie A. Nel 2018 tocca infine alla Nazionale. Questo segnerà la svolta per Kevin Lasagna: il calciatore di San Benedetto Po esordisce con la maglia dell’Italia il 14 ottobre contro la Polonia entrando al posto di Bernardeschi.
Il suo ingresso sarà fondamentale, perché sarà lui, al 91′, a fornire l’assist decisivo per il gol vittoria di Biraghi che evita la retrocessione dell’Italia nella Serie B della Nations League.

E’ da lì che deve ripartire. Da quel minuto 91 e dall’abbraccio di tutti i compagni. Velazquez, suo allenatore a Udine, non ha mai avuto dubbi su di lui, ha sempre creduto in quella che può e deve fare ed è convinto che sia un giocatore degno della maglia azzurra. In attesa della prossima convocazione, deve tornare a convincere, ma soprattutto a segnare, anche con quella bianconera.

 

Paola Moro