Il grido di battaglia della Lazio da qualche anno è “Noi l’amiamo e per lei combattiamo”, frase che campeggia negli spogliatoi e che ogni giocatore biancoceleste legge prima di scendere in campo. Una frase che serve a motivare e a spronare i calciatori che vestono la maglia della Lazio a dare tutto per i colori e per la squadra che rappresentano.

Ieri sera c’è stata una battaglia importante contro la Juventus e la frase ha preso forma, è diventata concreta, l’abbiamo toccata e l’abbiamo vista giocare a calcio.

“Per lei combattiamo” contro le polemiche della vigilia che hanno rischiato di destabilizzare gli equilibri della squadra e dei tifosi.

“Per lei combattiamo” contro le assenze che pesano: quella di Felipe Anderson infortunato, di Lucas Biglia ceduto al Milan e di Keita non convocato.

“Per lei combattiamo” contro una statistica che dice che la Lazio non vince contro la Juventus da 4 anni e che da 2 anni non fa gol ai bianconeri.

“Per lei combattiamo” contro chi dice che siamo sfavoriti, che la Lazio è stata penalizzata dal calciomercato e che è meno solida dell’anno scorso.

“Per lei combattiamo” per 94 minuti contro una Juventus tecnicamente più preparata di noi, contro una squadra che non vuole deludere i propri tifosi e che vuole riscattare la finale di Cardiff.

“Per lei combattiamo” contro la fatica, i crampi e i campi forzati.

“Per lei combattiamo” contro un Dybala che in 10 minuti ci ha fatto sprofondare nel buio.

“Per lei combattiamo” per regalare ai tifosi, al mister Inzaghi un trofeo.

E alla fine …

“Per lei vinciamo” con Strakosha che nei primi minuti di partita nega il vantaggio bianconero e che difende la porta biancoceleste dagli attacchi della Juventus per 80 minuti.

“Per lei vinciamo” con Ciro Immobile, unica punta della squadra che riesce a superare la difesa bianconera per due volte, sfiorando una terza.

“Per lei vinciamo” con un gruppo di giocatori agguerriti e grintosi che hanno ostacolato gli avversari ad ogni passaggio.

“Per lei vinciamo” col cuore, con le ultime energie rimaste, con la convinzione che può succedere qualcosa di impensabile a pochi secondi dalla fine.

“Per lei vinciamo” con un gol di Murgia, un ragazzo nato e cresciuto nella Lazio che al 94’ trova il guizzo giusto per insaccare la porta difesa da Buffon proprio sotto la Curva Nord.

“Per lei vinciamo” la Supercoppa Italiana 2017 e diamo inizio alla stagione con un meritato e sofferto trofeo.

Così da ieri sera il nuovo grido di battaglia della Lazio è: “Noi l’amiamo e per lei vinciamo”.

Gisella Santoro