Rossi, Murgia, Palombi, Cataldi sono alcuni dei giocatori della Primavera della Lazio che non riescono a trovare spazio nella prima squadra e per questo anziché ritagliarsi uno spazio nel difficile mondo dei titolari sono costretti a lasciare la società biancoceleste per fare esperienza in altri club.

Rossi verso il Pescara

Il giovanissimo attaccante romano di 22 anni è cresciuto nelle giovanili della Lazio e dopo essere passato in prima squadra è stato ceduto in prestito alla Salernitana nella scorsa stagione dove si è distinto per le sue qualità nell’intero campionato di serie B. Tornato alla Lazio, è sceso in campo in sole due partite e adesso si pensa a un suo nuovo trasferimento al Pescara. Rossi riveste il ruolo di attaccante centrale, lo stesso di Immobile che a sua volta ha fatto anni di gavetta nella squadra abruzzese prima di diventare il bomber del Torino e della Lazio.

Che sia un buon auspicio anche per il piccolo Alessandro?

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Murgia molto corteggiato

L’eroe della Supercoppa di due anni fa, in questa stagione ha totalizzato soltanto 4 presenze. A lui sono fortemente interessante Genoa, Spal ed Empoli e se ci sarà l’ok definitivo della società potrebbe partire già nei prossimi giorni. Nel centrocampo ormai delineato da Simone Inzaghi, Alessandro non ha trovato spazio nonostante una serie di eventi favorevoli come le insoddisfacenti prestazioni di Milinkovic-Savic e l’infortunio del neo acquisto Berisha.

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Palombi uno dei migliori attaccanti della serie B

Simone Palombi è in prestito al Lecce in questo momento e le sue prestazioni sono degne di essere menzionate. Ha già segnato 6 gol in un campionato difficile e combattuto come quello della nostra serie cadetta. Palombi ha vestito la maglia della Lazio una sola volta, ma se nella seconda parte della stagione continuerà con questi numeri, la sua integrazione in prima squadra sarà certa.

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Cataldi resta alla Lazio

Il più grande dei giovani della Lazio, 24 anni, ha già avuto le sue esperienze lontano dalla squadra biancoceleste. Prima 6 mesi con il Genoa e poi un’intera stagione con il Frosinone. Rientrato alla Lazio aspetta il suo turno consapevole di avere davanti a sé un giocatore come Lucas Leiva.

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Sono giovani che hanno voglia di giocare ed è un peccato relegarli in panchina come animali in gabbia. Devono scendere in campo, sbagliare, imparare: questi passaggi sono indispensabili per diventare grandi. Simone Inzaghi li conosce bene perché li ha allenati nei settori giovanili della Lazio e per questo li accoglierà a braccia aperte quando torneranno a vestire la casacca biancoceleste.

Gisella Santoro