Finalmente! Dopo oltre un mese di estenuante trattativa con il Fenerbahce, Vedat Muriqi è approda nella Capitale, raggiungendo Immobile e compagni già nei primi giorni della prossima settimana.

Per lui è pronto un contratto quinquennale a 2 milioni a stagione, mentre al club turco sono andati 17,5 milioni più bonus e percentuale del 5% sulla futura rivendita del giocatore.

Cifra da capogiro per Claudio Lotito, seconda solo a quella sborsata per portare in biancoceleste Mauro Zarate.

Segnale di crescita importante per il club che sarà impegnato su tre fronti nella nuova stagione ed ha bisogno di rinforzare rosa per non rischiare di arrivare in affanno, come già successo nel post Covid.

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Classe ’94, 36 partite e 17 reti siglate nella scorsa stagione, l’attaccante kosovaro sembra essere l’innesto perfetto da affiancare alla Scarpa D’Oro Ciro Immobile; nonostante il fisico non proprio esile – 1,91 m per 97 kg – sa creare spazi e fornire assist ai compagni ma sa anche segnare e non guasta mai.

Quello che salta all’occhio, più delle sue doti tecniche che lascio giudicare a chi ne sa senz’altro di più, è la sua storia. Nato a Prizren, Kosovo, Vedat ha affrontato la guerra dei Balcani quando era poco più che un bambino. Di quegli anni, ha raccontato all’agenzia di stampa turca Anadolu:

“Abbiamo dormito su delle bottiglie in cantina per due giorni e non avevamo cibo se non 2 litri di latte al giorno per 50 persone. Mangiavamo pane e cipolle mattina, pranzo e cena. I serbi entrarono nella nostra casa, pensai che fosse arrivata la mia fine, invece rubarono quel poco che ci rimaneva e ci diedero 2 ore per scappare,  prima di bombardarci la casa”.

Da lì la fuga in Albania, con la sua famiglia, dove inizia – come ogni bambino dovrebbe fare – a coltivare la passione per il pallone fino alla svolta, arrivata nel 2005, torna in Kosovo per giocare nel settore giovanile del KF Liria e, dando sfoggio delle sue qualità, si fa notare dal Teuta, con il quale esordisce. Appena ventenne, non si lascia scappare l’occasione di giocare in Turchia, precisamente con il Giresunspor; esperienza che lo porterà a vestire la maglia del Fenerbahce nel 2019.

Sono molti i club europei ad accorgersi di lui, ma è ancora una volta il DS biancoceleste Igli Tare ad anticipare la concorrenza, presentando un’offerta ben cinque volte più bassa rispetto a quella pagata dal Fenerbahce per acquistarlo nella stagione precedente, convincendo da subito il giocatore a sposare il progetto Champions dei biancocelesti. I continui rallentamenti nella trattativa sono stati causati dal club turco che ha tentato, fino all’ultimo secondo, di giocare al rialzo per accaparrarsi più liquidità possibile dalla cessione del giovane talento.

 

Una trattativa che si è rivelata estenuante anche per lo stesso Muriqi, il quale ha rilasciato dichiarazioni spingendo affinchè il club lo lasciasse partire, dando il via all’hashtag #FreeMuriqi, che è diventato un tormentone social al limite tra il serio e l’ilare.

Se il suo arrivo segnerà l’ennesimo colpo di mercato di Igli Tare lo lasceremo giudicare al campo. Per ora aspettiamo di vederlo – finalmente – sbarcare a Fiumicino e raggiungere i suoi nuovi compagni di squadra.

Micaela Monterosso