Dopo un’interminabile trattativa tra Lazio e Sassuolo l’accordo è stato raggiunto: 10 milioni più 2 di bonus e un contratto di 5 anni a 1,2 milioni a stagione per Francesco Acerbi che dal prossimo anno vestirà la maglia biancoceleste.

Questa mattina il difensore ha sostenuto i test fisici alla Clinica Paideia di Roma poi è arrivata la firma.

Il difensore, ex Sassuolo, rispecchia a pieno le caratteristiche che cerca Simone Inzaghi nell’assetto della sua Lazio. Prima di tutto Acerbi è un difensore di esperienza che lo scorso dicembre ha raggiunto il record delle 100 partite consecutive da titolare con la maglia neroverde. Un grande conoscitore della serie A che potrà servire alla causa biancoceleste che nella scorsa stagione ha subito 49 gol, un po’ troppi per una squadra che ambisce ad alti risultati a livello nazionale e internazionale. Acerbi è un difensore a trazione anteriore che gestisce la difesa e imposta il gioco favorendo il centrocampo.

In nazionale Acerbi ha trovato poco spazio perché cresciuto calcisticamente nel momento in cui in Italia la BBC (Bonucci Barzagli Chiellini) non aveva rivali. Con delle buone prestazioni Mancini potrebbe accorgersi di lui e convocarlo per le prossime sfide della squadra azzurra. Fino a ora ha collezionato solo 2 presenze con Antonio Conte commissario tecnico.

acerbi
immagine: canalesassuolo.it

Acerbi, oltre ad essere un valido giocatore è, nonostante i suoi 30 anni, un esempio di vita e di coraggio. Ha superato momenti bui come quello in cui gli è stato diagnosticato un tumore ai testicoli che lo ha costretto lontano dai campi di calcio per più di un anno, e una sospensione per un’accusa di doping che gli è stata revocata perché i valori sotto inchiesta erano stati alterati dalle cure contro il tumore.  Era l’inizio della sua esperienza con il Sassuolo e la squadra neroverde ha aspettato che il suo giocatore tornasse in forma per poterlo mettere al centro della difesa.

Acerbi si spera che possa essere per la Lazio il nuovo De Vrij: colui che possa dare sicurezza e tranquillità nella difesa biancoceleste.
Questa nuova esperienza potrebbe essere la svolta definitiva della sua carriera e per un ragazzo coraggioso e paziente come lui sarebbe il giusto riconoscimento.

 

Gisella Santoro