Doveva essere la gara della svolta e invece la sconfitta nel derby per i laziali rischia di essere davvero pesante. Poteva essere ma non è stato. Vincere il derby avrebbe dato una carica all’ambiente e consapevolezza dei propri mezzi al gruppo: è accaduto il contrario. La gara persa contro i giallorossi si somma ai due precedenti ko contro Sassuolo e Milan, ai tanti gol incassati e allontanano la Lazio dalle posizioni europee. La squadra di Pioli ha perso la metà delle partite che ha giocato: cinque in trasferta e una in casa. Sicuramente  l’errore di Tagliavento ha avuto implicazioni sulla gara ma non può essere una scusante. Dopo la debacle contro il Milan, il tecnico aveva detto che la sfida contro la Roma sarebbe valsa più del doppio: non aveva tutti i torti, questa sconfitta, in casa Lazio,  rischia di aprire una crisi davvero profonda.

Francesca Turco, giornalista e conduttrice radiofonica (Radio Incontro Olympia ) molto amata e seguita dai biancocelesti ci aiuta a comprendere l’amara situazione che si sta vivendo a Roma (sponda laziale):

Iniziamo dalla dichiarazione post partita di Pioli. L’allenatore si è molto arrabbiato per il rigore concesso alla Roma. Concordi anche tu nel considerare l’episodio decisivo per la gara? 

Credo che l’errore di Tagliavento abbia indirizzato la gara non tanto per aver consentito alla Roma di andare in vantaggio quanto perché ha cambiato la strategia tattica della partita. La Roma sull’1 a 0 ha potuto giocare con il tipo di gioco che meglio si adatta agli uomini che ha, le ripartenze, costringendo la Lazio a giocare la gara come non l’aveva preparata.  Detto ciò è anche vero che la Lazio ha avuto 80 e più minuti per, almeno, cercare di riacciuffare la gara.

3 sconfitte consecutive in campionato (non accadeva dal 2013); 6 vittorie, zero pareggi, 6 sconfitte; 16 gol fatti e ben 20 subiti: è una Lazio in crisi? 

Direi proprio di sì! I numeri parlano chiaro. La Lazio non sa gestire le partite: la gara di Bergamo ne è la riprova. Ecco spiegata la mancanza di pareggi. Inoltre, la squadra dà l’impressione di saper fare un solo tipo di gioco: giocare sopra ritmo ma questo gli riesce bene solo se ha un’ottima condizione fisica (cosa che in questo campionato manca). 

Sesto derby di fila senza vittoria (l’ultimo successo laziale è datato 26 maggio 2013) per il peso della partita e il momento generale biancoceleste potrebbe essere per i tifosi la goccia che fa traboccare il vaso? La piazza sembra estremamente furiosa. 

E’ il delirio. Temo anche io che questa sconfitta sia difficilmente digeribile. Perdere contro la Roma non è come perdere contro una qualsiasi altra squadra e se a questo si aggiunge tutto quanto detto fino a ora, vien da sé che la piazza sia spazientita.

Eppure Pioli aveva rinominato questo derby come “la partita della rinascita”: potrebbe a tuo avviso, invece, avere ripercussioni ancor più negative? 

Assolutamente sì. Le sconfitte però non sono tutte uguali. Quella di ieri per me fa da eco a quelle con Chievo, Napoli e Milan (diverse da quelle con Atalanta e Sassuolo che hanno fatto emergere limiti nella gestione): in queste partite la Lazio non è scesa in campo. E qui chiamo in gioco la mancanza di personalità e anche la società che non ha provveduto ad attrezzare la squadra con giocatori d’esperienza.

Inevitabile che in un momento come questo si cerchino i “responsabili”. I tifosi, ormai è noto, sono in polemica continua con Lotito ma sembra che anche il tecnico e la squadra siano sotto accusa. Secondo te dove risiede il problema?

Oggi tutti chiedono la testa di Pioli ma per prendere chi? Io più che altro mi soffermerei e analizzerei una situazione che si ripete di allenatore in allenatore: il primo anno fa bene il secondo no. Può essere un problema di ambiente. Può essere un problema di un mercato che non aiuta a puntellare l’organico. Ovvio che in questi casi tutti e tutto sono sul banco degli imputati ma io credo sia una questione di maturità e mentalità che alla Lazio manca.

Chiudiamo con le curve in sciopero (un’ennesima sconfitta per il calcio). Sembra che il derby più triste e anomalo della storia non sarà l’unica partita nella quale i tifosi diserteranno. Come se ne esce?

E’ davvero una sconfitta e bisognerebbe interrogarsi (a meno che non fosse questo l’obiettivo: avere tifosi che assistono le partite dal divano, ma non voglio nemmeno pensarlo). Certo è che tutto si sta incanalando verso un punto di non ritorno. Qualcuno dovrebbe fare un passo indietro, ma non vedo proprio chi possa farlo.

Caterina Autiero