28 ottobre 1979: Roma si prepara a vivere  uno dei suoi innumerevoli derby in uno stadio gremito di gente e di famiglie pronte a sostenere la propria squadra del cuore.

Prima dell’inizio della partita un razzo partito dalla Curva Sud romanista colpisce in un occhio Vincenzo Paparelli che si trova in Curva Nord con la moglie.

Un derby che si macchia di sangue e di morte
e che trasforma uno spettacolo di sport in un fatto di cronaca

Sono passati 39 anni da quel giorno e tanti tifosi nel ricordo di Paparelli scrivono sui social lo slogan “Paparelli vive”.

Lo scorso anno anche l’account ufficiale della Lazio ha voluto ricordare il tifoso con un tweet che in questi minuti viene condiviso in maniera unanime dal popolo biancoceleste:

In questi anni la Curva Nord laziale ha dedicato a Paparelli diversi striscioni:

Ma non sono mancati anche striscioni infamanti da parte degli avversari:

La foto del volto sorridente di Vincenzo Paparelli riempie le pagine social dei tifosi della Lazio e tutti si stringono nel ricordo di un uomo semplice che prima di essere laziale era un padre, un marito, un fratello e un figlio come tutti noi.

 

Gisella Santoro