Nella conferenza stampa prepartita Lucas Leiva aveva detto: “Domani dobbiamo vincere”. Questa frase ha riecheggiato nella mia mente nel corso dell’intera partita contro l’Apollon Limassol, durante il primo tempo in cui la Lazio ha giocato bene, compatta e sicura di sé e durante il secondo tempo in cui, stanca e affaticata, ha rischiato di essere schiacciata dai ciprioti.

E alla fine …

Abbiamo vinto con Milinkovic-Savic che deve ritrovare il sergente che è in lui, con Lulic che sbaglia un gol clamoroso a porta vuota e con Bastos che a 20 minuti dalla fine si lascia prendere dai crampi lasciando scoperta la difesa laziale. A quel punto ne approfitta l’Apollon che accorcia le distanze con Zelaya e solo il fischio finale evita un pareggio che, sono certa, sarebbe arrivato e che, ahimè, avremmo meritato.

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Abbiamo vinto con Caicedo decisivo con un assist e con un rigore procurato che si è fatto trovare pronto alla chiamata di Inzaghi per l’Europa League, con Luis Felipe e Immobile che hanno fatto il loro dovere di centravanti facendoci rivivere i bei momenti della scorsa stagione, e con Acerbi padrone della difesa che ha fatto da muro, alto e impenetrabile, all’attacco dell’Apollon.

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Una partita sofferta in pieno stile Lazio perché con questa squadra non si può mai stare tranquilli. Persino Simone Inzaghi ha confessato di aver avuto paura a un certo punto della partita della reazione dei ciprioti e di non riuscire a portare a casa i 3 punti. Questa volta è andata bene, ma è evidente che la Lazio dovrà lavorare ancora tanto per tornare a essere competitiva e temibile come la scorsa stagione.

Gisella Santoro