Tanti, forse troppi gli infortuni muscolari che stanno affliggendo la Juventus in questa stagione. Ci interroghiamo sui perchè dei tanti impedimenti occorsi ai calciatori bianconeri

Dybala, Cuadrado, Chiellini, Alex Sandro, De Sciglio, Matuidi : non è una formazione rivoluzionata, no, state tranquilli. E’ la lista corposa dei calciatori della Juventus che in questa stagione sono andati incontro alla stessa tipologia di infortunio anche se magari con differenza di entità.(immagine da notiziedisport.com)

L’ infortunio muscolare è il vero e proprio ospite fisso in casa bianconera. Tralasciando il caso limite di Howedes (il tedesco ha indossato la maglia bianconera una sola volta, perennemente indisponibile), e gli stop di Higuain e Bernardeschi entrambi di natura traumatica, tutti gli altri hanno riportato affaticamenti, risentimenti o lesioni. Tutti della stessa natura: inevitabile a questo punto la nascita di legittimi interrogativi.

Immagine profilo ufficiale Juventus

Per amore di verità occorre chiarire che infortuni di tale genere interessano tutte le squadre che giocano a alti livelli e che combattono su più fronti, sarebbe ingiusto e bugiardo dire che ciò accade solo in quel di Torino. Nel caso specifico però si ha davvero l’impressione che ogni partita per la Signora possa essere fatale a uno dei suoi uomini. Quali allora i fattori scatenanti la catena di guai muscolari?

Innanzi tutto, una squadra “usurata”: non dimentichiamo che la Juve è, dopo il Chievo, la squadra in Serie A che ha la media più alta di età dei componenti, e questo necessariamente diventa già un fattore di rischio e di predisposizione a acciacchi di varia natura e specialmente muscolare. Componenti che in moltissimi casi sono chiamati anche  a impegni con la Nazionale: figurarsi se poi li  ritrovi a giocare ogni tre giorni. In secondo luogo, le condizioni climatiche incidono: certamente non sono determinanti, ma freddo e umidità aumentano la possibilità che il muscolo, soprattutto quando non è abbastanza “caldo”, possa incorrere in  uno stiramento o anche peggio.

Anche la predisposizione del singolo fa la sua parte: è il caso, ad esempio, di Khedira e del già citato Howedes.

Per quello che concerne principalmente il reparto che va dalla mediana in su conta, e non poco, l’impostazione richiesta da Allegri ai propri ragazzi. L’incessante lavoro di copertura e di ripiegamento cui sono sottoposti sollecita oltremodo i muscoli sottoponendoli a stress ulteriori e esponendoli pertanto a una possibilità ancora più elevata di danno. Insomma, l’inviolabilità delle retrovie ha un costo per tutti, anche e soprattutto per coloro che sono costretti a macinare chilometri su chilometri per dare il proprio apporto. Non è un caso se la Juve si sia ritrovata col reparto offensivo azzerato e non è un caso neanche la pubalgia di Cuadrado, indiretta conseguenza di tali sforzi.

Marotta ha di recente dichiarato che gli infortuni che stanno interessando il versante bianconero sono perfettamente nella media; ad ogni modo non sembra la soluzione più auspicabile arrivare a  aprile, mese in cui la Juve si giocherà il tutto per tutto, con tanti  pezzi da novanta  a guardare le gare dall’infermeria. Ci auguriamo decisamente tempi e soluzioni migliori.

Daniela Russo

(immagine copertina da signoramiacalcionews.com)