Nata nell’estate 1927, quest’anno la Roma spegne 93 candeline.

In bacheca la squadra giallorossa vanta, per adesso, 3 Scudetti: il primo vinto nella stagione 1941/1942, il secondo conquistato durante la stagione 1982/1983 e l’ultimo risale a vent’anni fa, stagione 2000/2001.

Il primo scudetto della Roma risale al periodo della Seconda guerra mondiale, il campionato iniziò con circa un mese di ritardo, il 28 ottobre 1941.

La Roma – dato il pessimo campionato precedente – non sembra essere una delle candidate alla vittoria: favorite sono  infatti il Bologna e l’Ambrosiana, che in questa stagione affronteranno periodi di crisi, e la Juventus.

Il torneo si svolse con girone unico a 16 squadre, fu una stagione piuttosto particolare, molti giocatori infatti dovettero lasciare il campo chiamati alle armi.

La Roma passò subito in testa e mantenne la prima posizione per la maggior parte dell’ andata. Spinta dalle reti del “Fornaretto” Amedeo Amadei, vinse il 1° febbraio 1942 la prima parte del campionato.

Amadei, “il Fornaretto” che conquistò il primo scudetto della Roma

La seconda offrì una lotta a tre tra Roma, Torino e Venezia. 

A marzo la squadra piemontese e i veneziani riuscirono a sorpassare la Roma in testa alla classifica, lo scontro diretto tra Roma e Torino finì in pareggio mentre con il Venezia i capitolini conquistarono la vittoria grazie a un gol di Amadei.

 

Il 24 maggio il Torino, con la vittoria contro l’Atalanta, conquistò la vetta. A un passo dal trofeo fu sconfitto una settimana dopo dal Venezia, permettendo il sorpasso della Roma. I giallorossi  nell’ultima giornata di campionato incontrarono il già retrocesso Modena e con le reti di Cappellini e Borsetti conquistarono il primo scudetto della loro  storia.

Il capitano Di Bartolomei, il bomber Roberto Pruzzo, Bruno Conti e il fantasista brasiliano Paulo Roberto Falcão sono alcuni dei nomi della squadra che conquista lo scudetto nella stagione 1982/1983.

La Roma era cambiata rispetto all’anno precedente e nei primi mesi dovette rinunciare a giocatori come Ancellotti e Bruno Conti.

Le pesanti assenze non sconfortarono i giallorossi; approfittando della partenza sottotono di Inter e Juventus, volarono nelle prime posizioni della classifica assieme a Sampdoria e Verona.

Con il ritorno di Carlo Ancelotti e Bruno Conti nella sesta giornata, i romanisti chiusero il girone d’andata al comando della classifica seguiti dai veronesi con un punto in meno. 

Durante il girone di ritorno un calo del Verona sembrava favorire la vittoria del titolo da parte della Roma, ma la Juventus recuperò terreno riuscendo ad avere la meglio contro i capitolini anche nello scontro diretto.

Tuttavia il tentativo dei bianconeri non bastò, visto il notevole un distacco.

La Roma si qualifica prima del campionato, vincendo il secondo scudetto della sua storia.

Lo scudetto più recente è quello della stagione 2000/2001, l’allenatore era Fabio Capello, il presidente Franco Sensi.

Durante il mercato approdano nomi importanti nella capitale l’attaccante Batistuta, i difensori Samuel e Zebina e il centrocampista Emerson.

Il campionato inizia con 3 vittorie consecutive e il primo posto, ma alla quarta giornata i giallorossi subiscono una brusca frenata perdendo contro l’Inter. Al termine del girone d’andata la Roma è ancora capolista – a 6 punti dalla Juventus – e si assicura il titolo di campione d’inverno.  

La sconfitta in Coppa UEFA scuote la formazione e gli animi romanisti sembrano sempre più determinati a conquistare il titolo di Campioni d’Italia.

Durante la 25esima giornata la Roma subisce un 3-1 dalla Fiorentina, consentendo alle altre squadre di approfittarne e avvicinarsi al primo posto. Grazie però ai pareggi nelle successive partite –  tra cui il derby e Juventus – Roma – i giallorossi riconquistano un notevole distacco dagli altri.

All’Olimpico il 17 Giugno alle 15.00 si gioca l’ultima partita di campionato, la Roma ospita il Parma e grazie alle tre reti di TottiMontella e Batistuta, tridente importantissimo per tutta la stagione, conquista il terzo Scudetto della sua storia.

Michela Asti