Questa settimana la Lazio è scesa in campo due volte in due partite che sono state una la copia perfetta dell’altra. Stesso risultato, stesso marcatore e stessa sofferenza per conservare il vantaggio fino alla fine della partita.

Tra affaticati e squalificati gli interpreti sono stati diversi da quelli di lunedì scorso contro il Frosinone, ma è rimasta inalterata una prestazione poco convincente che tuttavia ha portato il massimo risultato con il minimo sforzo.

La concretezza della difesa

L’attacco dell’Empoli non ha impensierito molto la difesa della Lazio e i pochissimi tiri in porta sono arrivati soprattutto sul finale. La presenza costante di Radu, la roccia di Acerbi e Bastos che giocando tutte le partita ha acquistato fiducia e coraggio nelle sue capacità, hanno reso la vita impossibile a Caputo, bomber della squadra toscana.

immagine: ilmessaggero.it

Romulo e Pedro Neto

Due acquisti che hanno riempito la squadra di Simone Inzaghi di corsa e qualità. Romulo, appena arrivato dal Genoa, ha giocato la sua prima partita di titolare con la maglia della Lazio restando in campo per 90 minuti senza fermarsi un attimo. Pedro Neto, entrato al posto di Caicedo a 5 minuti dalla fine, sa che non deve fare altro che tenere la palla lontano dalla porta di Strakosha e perdere tempo con possesso palla per fare scorrere gli ultimi interminabili minuti della partita.

Caicedo: due partite, due gol

Con o senza Immobile non c’è differenza: Caicedo è diventato la punta di cui la Lazio aveva bisogno. Il più importante acquisto, Inzaghi ce lo aveva già in rosa e stava soltanto cercando un po’ più di spazio. E’ stato lui a vedere l’indecisione di Provedel nel rinvio, è stato lui a cercare il calcio di rigore ed è stato lui a segnarlo.

Prima di godere a pieno del quarto posto in classifica di serie A, la Lazio deve aspettare la fine della giornata di campionato e la risposta delle squadre inseguitrici che giocheranno stasera e nel prossimo fine settimana.

Gisella Santoro