“Vado a casa un po’ arrabbiato, ma tranquillo”: sono le parole di Rodrigo De Paul alla fine di Udinese-Juventus. Perché se è vero che perdere non fa mai piacere, è altrettanto vero che “i tifosi possono stare tranquilli, perché noi andiamo avanti”.

Per il giovane argentino – nemmeno a dirlo, anche lui con radici italiane – è arrivato il momento di pensare alla notizia che più gli ha riempito il cuore di gioia in questi giorni: la sua prima convocazione in Nazionale. “Quando ho saputo della chiamata, non ho dormito per la gioia. E’ durissima arrivarci, se ha fatto fatica uno come Icardi che ha segnato 29 gol, pensate quanta ne devo fare io”.

Rodrigo è stato ripagato di questo ottimo inizio in bianconero, un inizio dovuto anche a una sua maggiore convinzione a restare a Udine e a prendersi delle responsabilità. Come è giusto per chi indossa la ’10’, maglia che fu di Antonio Di Natale, idolo indiscusso dei friulani e che De Paul scelse subito sin dal suo arrivo, quasi con sfrontatezza. Lui che arrivava in Friuli a soli 22 anni dal Valencia, con il quale non era mai scoccata la scintilla, a cominciare da quel’espulsione al primo minuto della sua primissima partita in Liga. Totò è contento che  l’argentino abbia scelto il suo numero: è andato a trovarlo personalmente a casa, per raccontargli un po’ di storia dell’Udinese, quella sua e di tempi d’oro, quando c’era Guidolin e si giocava anche in Champions. Un onore per De Paul.

MILAN, ITALY – MAY 19: Antonio Di Natale of Udinese Calcio celebrates during the Serie A match between FC Internazionale Milano and Udinese Calcio at San Siro Stadium on May 19, 2013 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Un momento felice anche come uomo, quello dell’attaccante, che aspetta una bimba da sua moglie Camila: la nascita è prevista per gennaio. “Nascerà a Udine, sarebbe impossibile spostarci”, ha detto. “Ma a noi va bene così, verranno le nostre famiglie”.

Adesso per Rodrigo è cominciata l’ avventura in Albiceleste. Sabato sera è partito verso l’Arabia Saudita insieme a Paulo Dybala, altro argentino, altro ’10’: si conoscono dal 2016, sono sempre stati buoni amici. Anche se si sono appena affrontati e Paulo, com’è noto, ha avuto la meglio: ma quella maglia a righe celesti e bianche, che indosseranno insieme, non potrà che unirli ancora di più.

Daniela Russo