Non c’è uomo in Serie A che sappia comunicare più forza e grinta di Sinisa Mihajlovic.

Rude, senza peli sulla lingua, indifferente all’opinione pubblica e a qualsiasi forma di finto buonismo. Un guerriero di quelli veri, che – per sua stessa dichiarazione – teme solamente Arianna, sua moglie. 

Lo abbiamo visto nell’ultima stagione ridare linfa a un Bologna che sembrava spacciato e che invece ha mantenuto la serie con coraggio, dignità, persino divertendosi.

E quando Mihajlovic è arrivato sulla panchina degli emiliani sapevamo tutti che sarebbe finita così: perché queste sono le classiche imprese da Sinisa.

Adesso ce n’è un’altra nella vita del mister serbo. Una per la quale non servirà il campo da calcio, ma di sicuro servirà il tifo, il sostegno, l’amore di tutti quelli dello staff del Bologna, e non solo.

Mihajlovic
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Avrà il sostegno di tutti, anche dei suoi avversari.

Sinisa Mihajlovic ha cominciato la sua battaglia contro la leucemia. Lo confessa oggi, davanti alle telecamere, a tutta la stampa, davanti ai nostri occhi sconcertati. Perché uno così, con quel carattere, ti sembra quasi impossibile che gli possa accadere qualcosa.

 

“Ho la leucemia, quando l’ho saputo sono rimasto chiuso in camera a piangere”.

Sono lacrime legittime. Parole legittime. Ma durano solo un attimo. Ritorna subito lui, il guerriero:

“Affronterò questa malattia, non vedo l’ora di andare martedì all’ospedale. Prima inizio e prima finisco. Non dobbiamo avere paura. Vincerò questa sfida per me, per la mia famiglia e per tutti quelli che mi vogliono bene”.

Sabatini al suo fianco rassicura che nessuno, nemmeno la malattia, smuoverà Sinisa dalla panchina del Bologna: la società vuole andare avanti con lui.

Dopo lo sgomento iniziale, l’allenatore e tutti i presenti si adoperano per mostrare i grossi progressi fatti dalla medicina in questo campo. Tutti si dicono fiduciosi e del resto, come scriveva un fan in un post su Twitter, sarebbe più giusto che fosse la leucemia a aver paura di Sinisa Mihajlovic. 

La prevenzione gioca un ruolo fondamentale e il fatto che la salute del tecnico sia stata sempre monitorata è stato importantissimo. A oggi Miha può partire tempestivamente con le cure sapendo di avere l’appoggio di tante, tantissime persone che da stamattina stanno affollando i suoi social di messaggi di incoraggiamento.

“Spero di poter raccontare di aver vinto anche questa battaglia”.

La conferenza si conclude con le parole del dottor Nanni, in una scia di positività mista a una punta di doverosa preoccupazione. Noi chiudiamo con un immagine forte, potente, con la quale vogliamo fare tutti un grande In bocca al lupo a Sinisa Mihajlovic, certi che tutti questo, ben presto, sarà solo un ricordo: