9 punti in otto giornate: ovvero 14esima posizione in classifica, a ben 9 punti dalla capolista Fiorentina. La vetta resta lontana per la Juve e la rimonta diventa più difficile di giornata in giornata. Sul piano delle prestazioni qualche miglioramento c’è stato, ma continuano a mancare punti. Mancano anche i gol, (quelli realizzati) anche loro 9 in totale; non si può dire lo stesso dei gol subiti, 8, comunque troppi. Strano momento quello bianconero: da una parte c’è chi confida nei miglioramenti registrati e ancor di più vede nella partita disputata contro l’Inter buoni segnali per il futuro; dall’altra c’è chi reputa sia stata un’altra occasione persa.

In esclusiva per Gol di Tacco a Spillo, Franco Leonetti, noto giornalista e opinionista dalle tinte bianconere, esprime il suo parere sulla situazione in casa Juve.

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Rimonta complicata ma non improbabile o rimonta impossibile? 

Per me il bicchiere è mezzo pieno. La rimonta è possibile ma urge dare continuità ai risultati e al rendimento: bisogna per forza iniziare a fare un filotto di risultati. Io sono ottimista, ma non bisogna più perdere tempo. Atalanta, Sassuolo e Toro queste sono le prossime partite e bisogna incassare punti.

Quali sono i problemi di questa Juve?

Poca realizzazione e troppi gol presi fino a oggi.

Per fortuna il reparto difensivo è tornato a subire poco anche grazie al sostegno del centrocampo che ha ritrovato i vari Marchisio, Khedira e, perchè no, Asamoah. Sotto accusa (dal tecnico in primis) c’è l’attacco. Qual è il problema?

Dal  centrocampo dipendono tutti gli equilibri di una squadra e in questo momento il mister deve trovare il giusto bilanciamento. Ripete spesso che ha praticamente avuto la squadra al completo da pochissimi giorni (e ci sono ancora Lichtsteiner e Caceres fuori) ma il problema non sono gli attaccanti bensì semplicemente la squadra non si muove in maniera armonica. Se il centrocampo fa filtro (lo hai detto tu) la difesa è più coperta; vale anche per la fase offensiva: se i centrocampisti sono più propositivi l’attacco ne giova.

La dichiarazione del tecnico “Se gli attaccanti avessero avuto la stessa cattiveria di Barzagli avremmo vinto” è  un po’ come affermare che gli attaccanti bianconeri non hanno la giusta mentalità e atteggiamento. Chi dovrebbe infonderla?

Quest’anno la Juve è poco cinica. E’ chiaro che non si  possono concretizzare tutte le occasioni ma è anche vero che segna poco. Se ci ricordiamo era un problema anche dell’anno scorso (e se non erro di Conte) ma le prodezze di Tevez mascherarono. Ora non ci si può nascondere.

Di questo attacco Dybala sembra un po’ ai margini: credi sia solo una gestione “stile Morata” (introdotto pian piano)?

Ammetto che la sua esclusione contro l’Inter mi ha lasciato un po’ perplesso (è vero che era rientrato da un viaggio oltre oceanico ma ricordiamoci che anche Morata non era al top); credo, comunque che si tratti semplicemente di una gestione di crescita: un giovane che arriva alla Juve strapagato non deve per forza essere titolare se non è pronto. Ma tutti, anche Allegri, sono convinto, puntino  su di lui. Alla lunga verrà fuori.

3 scontri diretti, nessuna vittoria! E’ anche un problema di “testa”?

Fa riflettere! Ma in questo momento la Juve e i tifosi devono pensare partita dopo partita. Sarà un’annata difficile, lo avevo previsto: tantissimi uomini nuovi e ricambio generazionale ci sta; certo nessuno poteva preventivare questi 9 punti a oggi ma non credo sia un problema di testa quanto di trovare la giusta armonia.

Juve doppia faccia: in Europa una big in campionato stenta (in passato era l’opposto): da cosa dipende?

Credo si tratti di un aspetto tecnico-tattico: in Europa si gioca con spazi più ampi, in Italia invece il tatticismo è esasperato: la Juve, in un momento in cui  non è brillantissima, riesce ad esprimersi meglio in campo internazionale.

Come si esce da questa fase? 

Servono tre cose: equilibrio di squadra, umiltà e fame. 

Caterina Autiero