Intervista doppia a Franco Leonetti e Federico Terenzi: il big match Juve-Lazio secondo loro

Juve-Lazio, è questa la gara che darà il via a un’intensa giornata di campionato. Tante cose sono mutate da quando bianconeri e laziali si sono sfidati l’ultima volta… era estate, era la prima uscita ufficiale della stagione; questa volta, invece, si è nel vivo del campionato, Juventus e Lazio si incontrano in una giornata di campionato che potrebbe essere determinante per il futuro stagionale. Allenatori, uomini in campo, necessità e volontà di vittoria: tutto ci “parla” di big match.

Ci avviciniamo alla gara con due conoscitori (prima che tifosi) delle due squadre: il bianconero Franco Leonetti e il biancoceleste Federico Terenzi. Entrambi sono volti noti dei tifosi, seguiti e apprezzati per il loro modo di raccontare ed esprimere opinioni sulla propria squadra. Chi meglio di loro poteva farci pregustare le emozioni che le due squadre offriranno?

A due mesi dalla finale di Supercoppa, a tuo avviso, sono cambiate le due squadre? In cosa?

FRANCOLa Lazio ha proseguito nel suo cammino di maturazione e miglioramento, immettendo nuovi interpreti negli schemi di riferimento e ha dovuto far fronte a numerosi infortuni in difesa, mantenendo però un rendimento elevato sia in campionato (4°) che in Europa League dove ha sei punti in due partite. La Juventus ha cambiato pelle, per fortuna. Ad agosto i ragazzi bianconeri erano attanagliati da una forma fisica scadente e pochi collegamenti in campo, oggi la Juve, nonostante lo stop di Bergamo, è una squadra che ha gambe che cominciano a girare, un possesso palla più rapido, i nuovi arrivi si stanno integrando e anche gli uomini più pesanti stanno entrando in condizione, vedasi Higuain, insomma sarà un match totalmente diverso con equilibri mutati.

FEDERICO: Le due squadre non sono cambiate, sono le stesse ma la Juventus rispetto ad agosto è più agguerrita.

Secondo te, quanto conterà giocare allo Stadium?

FRANCO: Lo Stadium è il fortino della Juventus, i dati sono impressionanti, spietati. Le percentuali casalinghe di vittoria dei bianconeri sono pazzesche, giocare tra le mura amiche, da sempre una marcia in più a Buffon e ai suoi compagni e credo che anche questa volta la legge dello Stadium potrà funzionare. Nonostante la squadra sia un po’ rabberciata per vari infortuni, vedo una Juve superiore ai biancocelesti capitolini.

FEDERICO: La Juventus non ha mai perso allo Stadium, ma è anche vero che la Lazio ha vinto tutte le trasferte da inizio campionato.

Un giudizio globale sulla squadra avversaria.

FRANCO: La Lazio è un’ottima compagine guidata da un allenatore giovane, rampante e di caratura: Simone Inzaghi ha dimostrato e sta dimostrando di essere un allenatore moderno, tattico il giusto, capace nel lavorare con il materiale umano che la Società gli mette a disposizione ogni anno, cambiando diverse pedine. Lui non si lamenta mai e lavora duramente, e i risultati si vedono. I biancazzurri hanno disputato un’ottima stagione nell’anno passato e in questa nuova hanno già vinto la Supercoppa italiana ai danni della Juve, possono lottare e creare insidie per le prime quattro posizioni, poi sono tornati a giocare l’Europa League. Insomma un cliente tosto e complicato da affrontare per tutti.

FEDERICO: La Juve è la squadra da battere, quella che ha vinto gli ultimi sei scudetti e che fa della programmazione attenta e minuziosa il suo cavallo di battaglia. E’ una delle squadre più antiche e vincenti del panorama calcistico italiano ed europeo e passeggiando nel museo della squadra ci si imbatte in gigantografie di giocatori che hanno fatto la storia del calcio.

Scambia un giocatore della tua squadra con quello della squadra avversaria e motivaci la scelta.

FRANCO: Vorrei vedere Milinkovic Savic alla Juventus, in primis perché è un giocane di valore assoluto che, a breve, potrà diventare un dominatore del centrocampo anche a livello europeo. Marotta e Paratici in estate hanno fatto un’offerta milionaria alla Lazio ma Lotito ha rifiutato e sarà complicatissimo trattare il giocatore serbo. Lo scambierei con Sturaro, pedina consideratissima e preziosa per gli schemi di Allegri, ma di caratura minore rispetto a Sergej. Lo so, palesemente non è uno scambio alla pari, ma so che l’intervista ha anche una piccola dose di ironia e io la sfrutto.

FEDERICO: Io scambierei Dybala con Felipe Anderson per la continuità con cui fa gol.

Allegri-Inzaghi: la maggior qualità e il difetto che denoti nel tuo “tecnico”.

FRANCO: Allegri è un allenatore con tante qualità e pochi punti di debolezza. E’ ottimo nel leggere le partite, nel operare cambi di uomini e moduli, invertendo la rotta, ed è preparato come pochi a livello tattico. Un suo difetto? Beh, ogni tanto dovrebbe osare di più nel imprimere manovre alla squadra, agendo su ritmi e pungoli mentali : la Juve ogni tanto stacca la spina in certi match e perde continuità. Questo è un fattore indubbiamente che il tecnico deve migliorare.

FEDERICO: Simone Inzaghi non ha difetti, il suo punto di forza è lo spirito di gruppo, il suo lavoro con i senatori della squadra ha portato buoni frutti e sta facendo di necessità virtù rendendo al massimo il materiale che ha a disposizione.

Credi che, come si vocifera, sarà Simone Inzaghi il “post Allegri”?

FRANCO: Prematuro per dirlo, ma non credo. Penso che il dopo Allegri potrebbe essere appannaggio di un pluridecorato tecnico di spessore ed esperienza internazionale.

FEDERICO: Simone Inzaghi, dopo la vittoria della Supercoppa, è in pole position come successore di Allegri e per lui sarebbe la consacrazione definitiva. Però c’è ancora una stagione intera da giocare e vedremo i risultati che otterrà alla fine.

Due bomber a confronto: Higuain – Immobile: cosa manca all’uno dell’altro?

FRANCO: Beh, Higuain è un campionissimo, Immobile un buon attaccante che ha fallito clamorosamente quando è andato all’estero: Dortmund e Siviglia. L’argentino nelle ultime due stagioni ha totalizzato una settantina di reti tra Napoli e Juve, è un giocatore completo con entrambi i piedi, di testa, in acrobazia, ha un fiuto del gol che Immobile non ha, anche se Ciro sta facendo molto bene da quando è approdato alla corte laziale. Higuain è il prototipo del centravanti moderno capace di segnare a grappoli, mostruoso nei movimenti a liberarsi del marcatore, ma sa anche aiutare i compagni con tanto sacrificio e lavoro sporco, ed eccelle anche nell’impostazione delle trame grazie ai suoi piedi molto tecnici, Immobile è un buon centravanti che ha ancora margini per migliorare. Con tutto il rispetto, due stoffe diverse.

FEDERICO: Higuain è il vero numero 9, colui che rimane in area di rigore ed il suo ruolo è fare gol. Immobile è un “attaccante operaio” che oltre a finalizzare le azioni, lavora al centrocampo per la squadra.

Quale delle due squadre, a tuo avviso, ha più sete di vittoria?

FRANCO: Dopo il pareggio di Bergamo, dove la gestione non acuta e brillante del match ha fatto sì che venissero gettati due punti alle ortiche, ritengo che la Juventus abbia una sete di rivincita immediata e bruciante, per cercare di tornare, da subito in vetta alla classifica con un risultato convincente, mettiamoci poi la sconfitta dello scorso agosto in Supercoppa all’Olimpico, una vera batosta per come è giunta e per la performance scadente dei bianconeri. Quindi credo che la Juve spingerà al massimo per portare a casa la posta piena e consumare una piccola vendetta dopo due mesi.

FEDERICO: Entrambe le squadre hanno sete di vittoria: la Juventus si trova ad inseguire al Napoli e non può permettersi di perdere terreno, la Lazio vuole continuare a fare il suo buon campionato e a dare il massimo.

Che scenario prevedi per li tuoi colori in caso di sconfitta?

FRANCO: In caso di sconfitta la Juve perderebbe punti contro un’ipotetica rivale che la raggiungerebbe in graduatoria e sarebbe un grave stop. Alcune testate hanno avuto il coraggio, e la mancanza totale di pudore, di parlare di crisi Juve dopo il pari e patta contro l’Atalanta, non oso pensare come cavalcherebbero la tigre di una caduta in casa, di Allegri e i suoi ragazzi. Ipotesi da evitare per continuare la stagione al meglio visto che dopo pochi giorni arriva nuovamente la Champions.

FEDERICO: Se la Lazio dovesse perdere la partita contro la Juventus gli obiettivi della stagione resterebbero gli stessi e la dimensione di squadra non ne risentirebbe. In caso di sconfitta della Juventus, ed in caso di vittoria del Napoli, ci sarebbero 5 punti di differenza da recuperare per raggiungere la vetta del classifica, ma non è un problema per i bianconeri fare punti e con 2 vittorie potrebbe tornare in testa.

Caterina Autiero – Gisella Santoro