João Pedro Cavaco Cancelo, nome caldo in casa Juve già la scorsa estate.
Il terzino non arrivò, i bianconeri “ripescarono” dalla rosa Asamoah e il portoghese, alla fine, sbarcò a Milano.

Dopo una stagione di adattamento in Serie A, Marotta&Paratici hanno avuto la conferma di aver messo sul taccuino un profilo interessante. Tanto da partire immediatamente all’offensiva con il Valencia.

Un tira e molla, e alla fine il Cancelo si è aperto. I bianconeri hanno raggiunto l’accordo con il Valencia per l’acquisto a titolo definitivo del portoghese per 40 milioni di euro.

Arrivato a Torino nella serata di martedì, questa mattina ha sostenuto le visite mediche al J Medical e firmerà un contratto di 5 anni a 3,5 mln di euro a stagione.

Classe ’94, prodotto del settore giovanile del Benfica.
Sette anni nel club biancorosso, dopo una sola presenza con la prima squadra, nell’agosto del 2014 passa al Valencia. Lo scorso anno lo abbiamo visto indossare la maglia dell’Inter (in prestito dal club iberico).

Cancelo è un terzino che unisce qualità fisiche e tecniche. Uno dei suoi marchi di fabbrica è la conduzione del pallone, anche se quasi esclusivamente con il suo piede naturale, il destro.
La naturalezza del controllo si riflette positivamente nel dribbling. Il lusitano ha una media di dribbling molto elevata: è il secondo terzino dello scorso campionato per dribbling effettuati (1,8 a partita, appena dietro ai 2 di Alex Sandro).

Queste caratteristiche, unite a progressione gli permettono di esprimere il meglio di sè in fase offensiva.

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La collocazione in campo di Cancelo è quella di terzino destro in una difesa a 4 con particolare inclinazione a scendere sulla fascia, motivo per il quale inizialmente ha faticato ad inserirsi nell’11 di Spalletti per poi trovare la giusta sinergia con Candreva che tagliava verso il centro liberando al portoghese le praterie per scorrazzare o ancora arrivare sul fondo e crossare.
Il classe ’94 infatti ha un ottima visione di gioco che gli permette di servire pericolosi cross che diverse volte hanno impensierito le difese avversarie. Con 1,5 cross a partita, tra i difensori, è il terzo maggior crossatore della Serie A.

Più adatto a una difesa a 4 che a 3 per le difficoltà difensive in cui a volte incappa (difficoltà però limate nel tempo); il portoghese è cresciuto parecchio nel corso dei mesi a Milano, diventando indispensabile per l’Inter della seconda parte di stagione: dall’11 febbraio in poi ha giocato 90′ in tutte le gare disputate.

Dopo la crescita con Spalletti, ad Allegri il compito di gestire come solo lui sa fare le potenzialità del giovane, istruirlo con la sua maniacalità per la fase difensiva e amalgamarlo nella solida struttura bianconera in modo che il giovane talentuoso esterno possa crescere ulteriormente diventando davvero completo.

Il giocatore è un altro acquisto frutto della politica di ringiovanimento messa in atto dai bianconeri. –
Insieme a Perin e Emre Can è, senza dubbio, uno dei protagonisti della nuova ossatura sulla quale si fonderà la Juve del futuro.
Considerando il suo potenziale e le sue peculiarità può rappresentare un elemento che rafforza i bianconeri e apre il Cancelo alla Juve di domani.

 

Caterina Autiero