La Juve frena, il Toro ne approfitta. Quella che potrebbe essere una normale partita tra la prima della classe e una squadra che tra mille difficoltà punta all’Europa, si trasforma in una vera e propria festa con tanto di cori ed esplosioni di gioia degne di una finale di Champions League. Quando si parla di derby della Mole, infatti, non si può pensare a una gara come le altre. Il Torino aspettava una vittoria così da 20 lunghissimi anni, dopo aver buttato giù più di un boccone amaro e aver detestato i cugini juventini in più di una occasione. Adesso  per i tifosi granata non c’è più spazio per risentimento e rivalità: si fa festa, perché battere la Juve dopo così tanto tempo acquisisce sempre un sapore particolare.

E pensare che la gara si era messa male per il Toro che, dopo un avvio arrembante, era finito sotto i colpi di una Juve in crescita e soprattutto di un ottimo Pirlo che al 35′ segna su calcio di punizione scaturito dall’ingenuo fallo di Gazzi al limite dell’aria. 1-0 Juve e stadio Olimpico ammutolito.

pirloIl Toro sembra accusare il colpo e affievolirsi pian piano di fronte a una squadra che di solito le gare le domina senza particolari problemi. E invece la sorpresa è dietro l’angolo: poco prima della fine del primo tempo, Quagliarella supera un Bonucci  irriconoscibile e serve Darmian che trasforma un controllo maldestro in un tuffo verso la porta materializzatosi poi in gol. Lo stadio esplode.

darmian

Il secondo tempo inizia con un Toro più determinato: pian piano i ragazzi di Ventura si avvicinano minacciosamente alla porta di Buffon riuscendo a colpire per la seconda volta. Ancora Darmian serve Quagliarella con un rasoterra dalla sinistra: per il napoletano è tutto facile e il 2-1 manda in visibilio i granata presenti all’Olimpico. Anche in occasione del secondo gol sembrano pesare le incertezze della difesa bianconera che in questa partita sembra davvero irriconoscibile.

quaglia

La gara prosegue con il Toro continuamente all’arrembaggio e la Juve che cerca di rendersi pericolosa senza però la precisione e la brillantezza necessarie a colpire. Ci provano Matri (che trova solo il palo) e Vidal senza successo. Poi è la volta di Pirlo che ancora su calcio di punizione colpisce il secondo palo per i bianconeri di fronte ad un Padelli sbalordito la cui espressione facciale la dice tutta sull’immensa classe dello juventino. I due pali della Juve sono un chiaro segnale che oltre alla grande gara disputata dal Torino è anche la sfortuna a mettere i bastoni fra le ruote ad Allegri. E infatti a dieci minuti dalla fine arriva anche il terzo gol, annullato poi dall’arbitro che fischia fuorigioco per Martinez.

Il triplice fischio di Tagliavento mette fine ad una gara da ricordare, se non altro per l’intensità vista in campo. Una bella partita ci consegna un derby della Mole che non si vedeva da tempo, mettendo fine alla striscia positiva che aveva visto i torinisti soffrire di fronte alla solita Juve inarrestabile. A fine gara c’è anche tempo per una pacifica invasione di campo, con i tifosi granata riversati nel rettangolo verde per abbracciare gli artefici di questa grande “impresa”. La reazione di alcuni tifosi sui social è al limite del commuovente.

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Unica nota dolente il clima da guerriglia che una piccola parte dei tifosi ha creato prima e durante la gara. L’arrivo del pullman della Juventus allo stadio è infatti stato accolto con lancio di oggetti e di uova provocando la rottura di un vetro, mentre il lancio di una bomba carta proveniente dal settore ospiti è finito tra alcuni tifosi del Toro provocando ferite più o meno gravi. Ancora una volta, qualche pseudo tifoso riesce a macchiare una domenica di sano sport. La reazione indignata dei tifosi, quelli veri, non si fa attendere.

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Claudia Rosco