Pinamonti diventa il miglior marcatore Under-20. Non solo Zaniolo: L’Inter i talenti non li spreca proprio tutti; l’attaccante è pronto a tornare ad Appiano

Contro ogni pronostico il Frosinone vince contro il Parma e guadagna tre punti importantissimi in ottica salvezza, riaprendo seppur debolmente le speranze. I crociati restano a quota 33 mentre i ciociari salgono a 20 punti, riconquistando una vittoria che non arrivava dal 20 febbraio. Ad aprire le marcature è Andrea Pinamonti, attaccante classe ’99  in prestito dall’Inter. L’attaccante segna il gol del vantaggio che apre la partita e serve l’assist per il secondo vantaggio capitalizzato da Valzania.

Pinamonti e Zaniolo: la linea parallela che li unisce e divide allo stesso tempo

Pinamonti e Zaniolo Nazionale italia na

Di Andrea Pinamonti poco si è parlato nel corso della stagione, eppure anche lui è stato lasciato partire da Milano per la causa plusvalenze. Nella precedente sessione di mercato a quella estiva, l’attaccante aveva fatto saltare più di una trattativa per la volontà di restare legato ai nerazzurri, salvo poi cedere ad agosto e finire al Frosinone neo-promosso. Il suo trasferimento ha sortito una risonanza ben minore rispetto a quella dell’altro baby nerazzurro finito sempre nel Lazio ma alla Roma, ovvero Nicolò Zaniolo.

Se del 22 giallorosso si è parlato più e più volte come uno dei più grandi rammarichi che l’Inter dovrebbe avere, non eguale risonanza ha avuto Pinamonti. Il numero 89 ciociaro infatti non ha farcito prima pagina alcuna sulla quale far girare titoloni. Nè su di lui si sono imbastiti ore di talk show per essere considerato un fallimento di quella società ritenuta incapace di valorizzare i suoi nascituri.

Tuttavia, tra i due ex nerazzurri che di baby non hanno più nulla c’è una linea parallela che fa sorridere Vecchi, loro ex allenatore ai tempi dell’Inter.

Zaniolo Roma
@OfficialASRoma

Zaniolo l’altro ieri contro la Fiorentina ha messo a segno il suo sesto gol stagionale, quarto in Campionato. Il centrocampista giallorosso infatti vanta due reti in Champions League, segnate entrambe nella gara d’andata contro il Porto.

Pinamonti miglior marcatore Under-20 Getty Images
Getty Images

Pinamonti, invece, non vanta apparizione alcuna nella massima competizione europea, ma vanta dati e vicissitudini che potrebbero contraddire il silenzio calato su di lui. Una squadra a rischio retrocessione, con 24 reti segnate e ben 56 subite, al cospetto delle 55 reti segnate dalla Roma e dei 45 gol subiti. La Roma, malgrado il periodo tutt’altro che idilliaco, vive una situazione di classifica agli antipodi rispetto ai cugini. Le due realtà calcistiche (nessuno ce ne voglia) non sono paragonabili, anche e soprattutto a livello di rosa. Zaniolo, a differenza dell’ex compagno, gode di una realtà che contribuisce ad una crescita di rendimento tre volte tanto rispetto a quella ciociara.

Pinamonti eclissato ma è lui il migliore della classe

Tuttavia Pina, in silenzio e a testa bassa, con l’umiltà che lo contraddistingue segna il suo quinto goal stagionale che gli vale il primato nella classifica marcatori Under-20. E’ lui il migliore, superando Kean e Zaniolo, entrambi con 4 reti all’attivo in Campionato. Una soddisfazione dietro l’altra per Roberto Mancini che bramava un utilizzo maggiore di giovani nostrani nel calcio italiano e che negli ultimi mesi sta vedendo sbocciare diversi germogli che potrà veder fiorire anche e soprattutto tra le file azzurre. Il futuro della Nazionale sembra essere tracciato. Ma il futuro, oltre ad essere azzurro, quale sarà?

Inter: per un Zaniolo che perdi, un Pinamonti che riacquisti

I Clubs ad aver puntato gli occhi su Zaniolo sono parecchi e nel post partita di Roma-Fiorentina proprio in merito al futuro ha espresso parole che non hanno rasserenato i giallorossi. 

FC Internazionale v Wattens - Pre-season Friendly
BRUNECK, ITALY – JULY 09: Andrea Pinamonti of FC Internazionale Milano in action during the Pre-season Friendly match between FC Internazionale and Wattens on July 9, 2017 in Reischach near Bruneck, Italy. (Photo by Emilio Andreoli – Inter/Inter via Getty Images)
Per Pinamonti, invece, sembra sventolare la bandiera nerazzurra a lui tanto cara. Il prestito scadrà a fine giugno e per il classe 1999 la prossima tappa sembrerebbe essere proprio il ritiro estivo in mezzo ai nerazzurri.
Nato il 19 maggio 1999, è stato ed è uno dei più promettenti giocatori cresciuti nel vivaio interista. Quello che lega il giovane alla squadra meneghina è un legame che va oltre il semplice tesseramento. Di cuore e fede nerazzurra, Pinamonti sperava di restare tra le file dell’Inter e il suo trasferimento non è stato una scelta semplice per lui, quanto per la Società che ha deciso di non privarsene del tutto.
Ceduto in prestito secco al Frosinone, l’Inter potrà riaccoglierlo già a fine giugno, ritorno che potrà tornare utile alla società di Vittorio Emanuele. La scelta di cederlo in prestito, oltre che per vicissitudini economiche, era stata vagliata per irrobustire il ragazzo, carente di esperienza nel massimo Campionato. La crescita avuta in questi mesi a Frosinone, malgrado non abbia sortito notorietà particolare, servirà per trovare quella fiducia di cui necessitava per trovare quell’inserimento in prima squadra che mai era davvero arrivato. Con la prima squadra infatti è riuscito a collezionare solo 5 presenze. I 1.154 minuti minuti in Serie A stagionali, saranno sicuramente un biglietto da visita che potrà dare i suoi frutti. Sebbene l’Inter in quel reparto sia ben fornita, il suo ritorno, nonché permanenza restano parecchio quotati. A giocare dalla sua parte il discorso liste UEFA che impongono una lista di otto nomi di giocatori cresciuti localmente, di cui almeno la metà cresciuti nel vivaio del Club. L’Inter che dopo il mercato dello scorso anno in tal senso scarseggia, potrebbe ritenere necessario riportare a casa alcuni dei  baby giocatori cresciuti nel vivaio. Pinamonti rientrerebbe tra questi. Sebbene sia ancora tutto da stabilire, per lui la possibilità di tornare a casa coronando quel sogno chiamato Inter è parecchio quotata.
E chissà che non sia l’occasione per dimostrare, lui quanto l’Inter, che i giovani promettenti made Appiano non si esauriscono con Nicolò Zaniolo.
Egle Patanè