Torna alla vittoria l’Inter, vince con la Spal e si riavvicina al Milan proprio in vista del derby.

Riecco i tre punti: l’Inter torna a vincere e lo fa nel momento più importante in una partita che ad onta dei dettami della classifica era tutt’altro che scontata e avrebbe potuto complicare le cose.

Il pareggio di Firenze ma soprattutto la sconfitta di Cagliari l’avevano rigettata in quel limbo di insicurezze che, corroborate dagli infortuni, avrebbero potuto giocare l’ulteriore brutta carta del fattore psicologico.

Mentre il Milan viaggia sull’onda di entusiasmo ed eventi favorevoli, l’Inter diametralmente agli antipodi si ritrova a fare i conti con problemi sistematici e contingenze che di favorevole hanno ben poco. Tra la trasferta di Francoforte, il cui risultato ha lasciato parecchi rammarichi senza far però disperare nessuno, e il ritorno di UEL a Milano si interpone la Spal di Semplici che all’andata ha dato parecchio filo da torcere ai nerazzurri che alla fine hanno vinto per 1-2 con doppietta di Mauro Icardi.

FLASH NEWS – Icardi due volte, l’Inter batte la Spal

Gli emiliani pur non godendo di una posizione in classifica delle migliori sono soliti imbastire prestazioni d’alto ritmo, riuscendo spesso a indispettire persino le migliori della classe, come dimostrato anche con la capolista.

Una partita che, sul piano fisico, avrebbe per certo fatto impiegare parecchie energie proprio nel periodo in cui le energie stanno vacillando e sono proprio quelle che necessitano. Spalletti, conscio di questo, scende in campo con una formazione atipica: un 4-2-3-1 senza Skriniar, al suo posto Miranda a fianco di De Vrij, in mediana Brozo e Gagliardini, Joao Mario sulla trequarti dietro Lautaro e esterno alto sinistro, per la prima volta, Kwadwo Asamoah.

Nel primo tempo la squadra di Spalletti fatica parecchio a trovare serenità e quadra e nonostante i tentativi di palleggio non riesce ad essere ordinata e calibrata al cospetto di una Spal che pur non riuscendo a costruire molto sul piano offensivo, chiude bene gli spazi. Gli ospiti smorzano spesso la manovra interista costringendo a ripiegare su soluzioni poco ragionate, dettate dalla fretta di scaricare sul compagno per evitare di perdere palla.

Un brutto primo tempo fatto di interruzioni e singhiozzati tentativi di proposte in avanti finite quasi tutte per essere insignificanti o innocue. A mettersi in mostra nella prima parte di gara il 10 lì davanti che tenta un paio di conclusioni finite fuori, fino a segnare la rete del vantaggio poi annullata.

Andato alla on filed review, Calvarese annulla il gol seguendo la linea del VAR che aveva sollecitato il dirigente di gara per sospetto tocco di braccio. Appena fuori dall’area Lautaro, infatti, servito da Asamoah, riceve palla stoppandola di petto ma nel tentativo di stop e coordinamento del pallone, sistema quasi chiaramente con l’ausilio del braccio destro, per poi metterla dentro spiazzando Viviano. Al VAR non sfugge, tantomeno a Calvarese che lo giudica determinante: il direttore della sezione di Teramo annulla la rete e riporta il risultato sullo 0-0.

E’ nella ripresa che l’Inter si sblocca e la sblocca: al 68′ Politano a centro dell’area, servito da Lautaro che con una sterzata si libera dell’avversario e serve uno splendido pallone all’esterno destro che il 16 non può sbagliare, batte Viviano ed è 1-0 Inter.

Anche in questo caso però il direttore di gara ha delle perplessità ed è silent check per un paio di minuti. Da capire, secondo l’arbitro è se la posizione di Politano è oltre la linea del gioco, ma a verifica fatta c’è l’ok, questa volta è valida e l’Inter è in vantaggio.

A Politano raddoppia Gagliardini che trova il terzo gol stagionale dopo la doppietta rifilata al Genoa nel novembre scorso. Al 77’ Soares calcia dalla bandierina ma la palla finisce dritta sui piedi di Missiroli che prova a spazzare dando però il pallone ancora a Soares che la spedisce sull’altra corsia. Il 21 trova Dalbert che prova a metterla in area ma la difesa spazza ancora male e il pallone ancora di Soares che stavolta calcia male ma un rimpallo favorisce Roberto Gagliardini che si sistema il pallone e calcia dritto in porta, batte Viviano ed è raddoppio nerazzurro.

L’ex atalantino si fa perdonare così le leggerezze avute durante la partita, specie nel primo tempo durante il quale ha faticato a trovare i tempi giusti per entrare a pieno in partita.

L’Inter con fatica e qualche stento fa quello che deve fare: rialza la testa e riparte dal primo impegno utile per farlo, incassando un risultato importante ai fini della classifica ma soprattutto dello spirito. Spirito ma anche dal punto di vista mentale dove spesso si fa cilecca come in quel di Cagliari o a Francoforte dove, ad un certo punto sembra aver mollato la presa quantomeno nel proporsi. Se in Germania ad un buon primo tempo se n’è alternato uno meno brillante, diversamente ieri sera, ad un primo tempo che lasciava desiderare è succeduta una ripresa che non lascia troppi dissapori.

Il dato potrebbe risultare clamoroso o semplicemente dar ragione a Spalletti quando parla di giocatori ‘tutti titolari’ e nessuna riserva o pseudo tale.  E’ un dato di fatto che nella seconda parte di gara di ieri pomeriggio, l’Inter se l’è giocata con pochi dei titolarissimi. Agli assenti già designati tra cui Perisic, Nainggolan, Skriniar, Vecino, Icardi e D’Ambrosio (non titolarissimo ma solitamente preferito a Soares), si sono aggiunti a gara in corso quella di Brozovic, Miranda.

A rovinare la festa nerazzurra proprio Marcelo Brozovic e Joao Miranda che si aggiungono alla lista dei nomi finiti in infermeria. Marcelo Brozovic, costretto alla sostituzione sul concludere del primo tempo, ha riscontrato un risentimento ai flessori della coscia destra che pur non sembrando niente di troppo grave difficilmente lo renderà disponibile per la partita di giovedì. Incognita che innervosisce Spalletti che al croato rimprovera di non essersi fermato prima chiedendo la sostituzione al primo sintomo.

Joao Miranda, invece, sostituito nelle prime battute del secondo tempo per sospetta lesione alle ossa nasali, è stato sottoposto agli esami radiografici e TC presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano che hanno evidenziato una frattura scomposta delle ossa nasali con sublussazione del setto. Il difensore pertanto sarà sottoposto a riduzione chirurgica entro domani.

Una festa che non si compie in toto, rovinata dai suddetti infortuni che si sommano a quelli precedenti, assenze determinanti che giocheranno un ruolo fondamentale in questo doppio decisivo appuntamento di giovedì e domenica.

Egle Patanè