Antonio Conte lascia l’Inter. La notizia era già nell’aria, ma negli scorsi giorni è arrivata l’ufficialità. Neanche il tempo di festeggiare lo scudetto che per il salentino  è arrivato il tempo di far le valigie. Il tecnico non ha accettato l’idea di ridimensionamento proposta dalla società e ha risolto il contratto con un anno di anticipo. Conte lascia quindi il club nerazzurro con effetto immediato e Suning sborsa più di 10 milioni (tasse comprese) per liquidarlo. Il salentino ne intascherà però solamente 7.5, pari a metà dello stipendio che avrebbe incassato nell’ultimo anno come allenatore. Si separano così le strade tra l’Inter e Conte, con un divorzio non previsto ma inevitabile. Il tecnico è ora alla ricerca di una nuova avventura, mentre il club meneghino ha già scelto Simone Inzaghi. La Beneamata, all’ultimo minuto, è riuscita a soffiare il piacentino alla Lazio, con cui l’ex attaccante aveva già raggiunto un accordo di rinnovo. 

Fonte immagine: profilo Twitter ufficiale Inter
Fonte immagine: profilo Twitter ufficiale Inter

“Antonio Conte rimarrà per sempre nella storia del nostro Club”, così l’Inter saluta il suo condottiero. E come dare torto alla società. Era stato ingaggiato con l’obiettivo di tornare a vincere il titolo in tre anni, ma ha saputo fare di meglio, interrompendo anche il dominio bianconero a cui lui stesso aveva dato inizio. Sì, è vero, non sono stati due anni semplici, frecciatine e tempeste hanno minato la sua permanenza a Milano, ma il tecnico è riuscito a disegnare l’Inter dei suoi sogni, a creare un gruppo equilibrato e a raggiungere un secondo posto in campionato e una finale di Europa League alla sua prima stagione, e lo scudetto alla sua seconda. 

La crisi, che ricordiamo non ha colpito solo i nerazzurri, ha fatto il resto. Non ci sono le giuste garanzie per continuare e le due parti hanno trovato l’accordo per la rescissione consensuale. Fuori Conte, spazio a Simone Inzaghi, soffiato clamorosamente alla Lazio. Il piacentino aveva già raggiunto un accordo con i biancocelesti per il rinnovo, ma dalla sera alla mattina ha cambiato idea optando per il club meneghino. Delusione per Lotito ma nuova era, o quasi, per la Benemata. 

Fonte immagine: profilo Twitter ufficiale Lazio
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Parola chiave: continuità. Dal 3-5-2 del salentino, al 3-5-2 di Inzaghi. Il modulo, il preferito di Conte, non subirà modifiche. Fondamentale la compattezza del terzetto difensivo, come di rilevante importanza sono gli esterni e il perno basso di centrocampo. Non si può dimenticare poi il lavoro delle due punte così come non si può dimenticare il portiere.  L’ex tecnico nerazzurro e il piacentino prediligono avere un estremo difensore bravo con i piedi e che sappia supportare la squadra nella costruzione dal basso. Ma qualcosa dovrà pur cambiare e questo qualcosa sarà sicuramente il tipo di gioco. Mentre il salentino ama chiudersi e ripartire, ama grinta e forza fisica, ama il pressing intelligente, Inzaghi predilige costruzione dal basso e palla sempre a terra. 

Il modulo resta, cambia l’interpretazione. Riuscirà Inzaghi a continuare il progetto del salentino? Difficile da dire, il mondo del calcio è ormai troppo imprevedibile e incerto. Ciò che è certo, ad oggi, è il lavoro svolto dall’ormai ex tecnico e i risultati ottenuti. E allora sì, possiamo dire che Antonio Conte rimarrà per sempre nella storia dell’Inter. 

Alessandra Cangialosi