La remuntada della Juventus non è passata inosservata – soprattutto in Italia –  per i tifosi bianconeri, per chi simpatizzava per l’italiana, e per i cosiddetti “gufi”.

Arriva la vittoria dell Vecchia Signora e quindi il passaggio degli ottavi di Champions League.

A ciò  – con molta sorpresa –  consegue il tweet della SSC Napoli per complimentarsi con i rivali storici bianconeri, da qualche anno in lotta continua sempre con loro per lo scudetto.

Il messaggio della società partenopea è semplice e breve ma significativo:

“Complimenti alla Juventus! Una grande prestazione. #ForzaNapoliSempre”,

e ha scatenato non poche critiche da parte dei tifosi napoletani. La Juve risponde retwettando con l’emoji delle mani giunte per indicare un “grazie”.

A questo punto troviamo  una Napoli che si è schierata con la società, lasciando da parte gli sfottò e le rivalità e omaggiare con sportività i “nemici storici”, dicendo che lo sport è questo e che bisogna applaudire i rivali per le grandi prestazioni, addirittura ribaltando un risultato d’andata ostico.

Dall’altra parte invece ci sono quelli a cui non è andata giù né la vittoria della Juve nè tantomeno il tweet della società del Napoli, recriminando errori arbitrali a favore degli italiani, come il rigore dato nei minuti finali.

C’è infine chi ha sentimenti contrastanti: felici per la squadra italiana in Europa ma il messaggio poteva essere evitato…

I tifosi napoletani pertanto si schierano:  tra chi si accontenta della bella figura che la società azzurra ha fatto ieri sera con questo semplice messaggio per la Juventus – perché la sportività va oltre gli sfottò, i cori razziali e razzisti e le rivalità –  e tra chi invece non ha condiviso il messaggio perché le offese negli stadi non si dimenticano. Costoro  incolpano anche il presidente De Laurentiis che si schiera dalla parte del “nemico“, di quella stessa società che viene considerata quasi un anatema dai suoi stess tifosi azzurri. Tifosi che non dimenticano gli episodi del 28 aprile 2018 nella partita Juve-Inter, nella quale  si persero praticamente tutte le speranze e i sogni di scudetto.

Per chi è davvero tifoso e sportivo, comunque, l’odio non viene contemplato ma vige una sorta di rassegnazione e rancore di episodi passati e presenti.

Perché alla fine il calcio che vorremmo è questo: abbattere le barriere ed essere tifosi de calcio in sè.

Buon esempio quello del Napoli.

Valentina Vittoria