Si è conclusa martedì pomeriggio la quarta edizione del Social Football Summit, tenutasi nell’affascinante cornice dello Stadio Olimpico di Roma.

L’evento, incentrato sulla Football Industry e organizzato da Social Media Soccer e GO Project Srl, dal 2018 riunisce tutti gli appassionati di sport business. Per quest’anno si è ricorsi ad una doppia modalità: un’hybrid edition, che ha offerto la possibilità di seguirlo in presenza o online.

In un ambiente per la maggior parte basato e concentrato sulla tecnologia e sul digitale si è scelto però, come ultimo appuntamento, di lasciare spazio alla forma di comunicazione più tradizionale, quella del racconto.

Ed è stato Marino Bartoletti, ospite atteso e grande volto e penna del giornalismo sportivo, a parlarci del suo ultimo racconto dal titolo “Il ritorno degli dei”.

Una presentazione in anteprima nazionale per la quale il giornalista ha voluto al suo fianco il CT della Nazionale Roberto Mancini.

Il perché di questo coinvolgimento del tecnico azzurro l’ha spiegato lo stesso Bartoletti:

Il libro conserva l’impalcatura de La cena degli dei, che è il suo fratello maggiore, dove appunto questi grandi personaggi che un giorno se ne vanno si ritrovano attorno ad una tavola di fronte al Grande Vecchio. Questa volta il Grande Vecchio c’è ancora, ci sono i calciatori, non c’è esattamente una cena, però accade qualcosa di miracoloso: due di questi convocati a questa cena hanno il diritto di ritornare rispettivamente per mezza giornata sulla Terra. Uno perché vuole rivedere uno stadio intitolato a suo nome, l’altro perché deve risolvere un caso delicato. C’è infatti un piccolo poliziesco all’interno del libro, che riguarda l’abuso che fanno i ragazzi più giovani dei social; c’è un commissario di polizia che risolve questo caso e io, dovendo pensare ad un commissario, l’ho chiamato Roberto Mancini”.

Al tavolo de “La cena degli dei” erano presenti molti personaggi, ma non calciatori.

Bartoletti ha deciso di lasciare spazio agli dei del calcio in questo secondo volume, facendoci già intuire dalla copertina di chi si tratta: una camminata fianco a fianco tra Paolo Rossi e Diego Armando Maradona, scomparsi lo scorso anno a distanza di due settimane, ma che l’autore è riuscito idealmente a riportare sulla terra facendoci immaginare un viaggio al quale vorremmo assistere davvero.

Tutti noi vorremmo poter urlare come quel bambino “Papà, papà, ho visto Maradona; l’ho visto davvero sai?”. D’altronde, Il ritorno degli dei “è un racconto che porta verso il futuro, o perché no, verso il Paradiso”…

 

Romina Sorbelli