Finisce 4-1 l’anticipo serale della 14a giornata di Serie A, il Milan rifila il poker alla Sampdoria e torna a sorridere. Partita particolare per entrambi gli allenatori: Mihajlovic alla sua prima da ex, Montella invece al faccia a faccia contro un amico ed ex compagno di squadra, correvano gli anni novanta e i due militavano insieme nella Sampdoria dei tempi d’oro.
Due carriere parallele, con il serbo sempre un passo avanti per questioni di età e Montella a ripercorrerne le orme: prima con il Catania, poi con la Fiorentina e ora con la Sampdoria.

sdsadasdasIl Milan scende in campo con una nuova veste, dopo una settimana a discuterne, Mihajlovic sceglie il 4-4-2 che in fase di costruzione si trasforma 4-2-4 con Bonaventura e Cerci pronti a dar supporto all’attacco. Primo tempo a tinte rossonere, con un Milan vincente e convincente. I padroni di casa giocano ad alti livelli, mettendo in mostra tutte le proprie qualità, azioni da gol a ripetizione e atteggiamento da grande squadra.

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La Sampdoria invece sempre in affanno e apnea, inevitabilmente cade sotto i colpi di un Bonaventura scatenato, che segna il gol del vantaggio e si procura un rigore poi trasformato da Niang. Esplode di gioia il francese al suo primo gol con la maglia del Milan, che a fine primo tempo, intercettato dai microfoni di Mediaset Premium, ha dichiarato: “Dopo la sconfitta con la Juventus ci siamo detti che con la Samp dovevamo vincere a tutti i costi“.

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Sconsolato Montella in panchina e atteggiamento distratto e svogliato dei sui dentro e fuori dal terreno di gioco, lo testimonia Soriano che alla ripresa scende in campo dimenticandosi persino la fascia da capitano, un dettaglio non da poco.  Milan subito aggressivo, con Niang che non si accontenta di un solo gol e realizza anche il secondo. Per la prima volta la squadra di Mihajlovic fa vedere un mix di attenzione, determinazione e tecnica. Alla festa partecipa anche Luiz Adriano entrato al posto proprio di uno splendido Niang.

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Il torpore della Sampdoria si protrae per tutto il secondo tempo, con qualche lampo solo dei giovanissimi Bonazzoli, Pereira e Ivan e le percussioni nel finale di Eder, che segna il gol della bandiera spiazzando Donnarumma dal dischetto.
Calcio spettacolo a San Siro, Mihajlovic si riprende squadra e tifosi, l’obiettivo ora è continuare su questa scia fino alla pausa natalizia.

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Federica Di Bartolomeo