Prima mezz’ora di gioco dominata dalla capolista contro una Sampdoria troppo timida.

Napoli convincente ed efficace sin dall’inizio. Higuain prima sbaglia una grande occasione, poi porta in vantaggio gli azzurri. Hamsik ruba palla a Barreto, Higuain s’invola e trafigge Viviano con destro potente.

Al 18′ il raddoppio: Barreto commette fallo su Albiol e procura un penalty. Insigne realizza.

Sembra tutto facile per gli azzurri, la squadra di casa è in difficoltà e subisce l’attacco napoletano. Poi improvvisamente gli uomini di Montella ritornano in partita, iniziano ad affacciarsi nella metà campo avversaria e  riaprono il match con una rete di Correa su iniziativa di Fernando.

Il primo tempo termina 1-2. Nella seconda frazione di gioco altri gol e un’espulsione.

La Samp entra in campo con la voglia di riacciuffare il risultato. Montella cambia inserendo Ricky Alvarez per Barreto. La squadra di casa ci crede e il Napoli fa fatica a costruire gioco ma nel momento migliore per i doriani Cassani commette un’ingenuità e rimedia un secondo cartellino giallo: Samp in 10 uomini.

Ne approfittano subito gli azzurri. Hamsik passa in mezzo a due e trova l’angolo con la puntata. 1-3 che ha effetto sulla testa dei blucerchiati. Sempre Hamsik rischia di chiudere completamente la gara ma spedisce alto sulla traversa.

Ma la Samp ha ancora la forza di riaprire la gara. Al 74′ Eder la incorna da calcio d’angolo.

Tutto riaperto? Non proprio! Il Napoli non ci sta e attacca nuovamente la porta difesa da Viviano. Il portiere doriano respinge su Strinic. Higuain salta il portiere ma la spara alta ma all’80’ Mertens subentrato a Insigne con un gran sinistro in diagonale chiude i giochi: 2-4.

Il Napoli resta capolista e sembra inarrestabile. Chiamato a un impegno non facile, a una prova di maturità superata con sicurezza: sa soffrire e colpire al momento giusto.

Caterina Autiero